Disponibili tutti i sussidi della proposta diocesana
Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé». (Papa Francesco, Spes non confundit 1)
I nostri amici Giusy e Leo, conosciuti nel tempo dell’Avvento e del Natale, dopo essere stati buoni Allievi di Speranza alla scuola di grandi artisti, si mettono ora essi stessi in cammino come PELLEGRINI DI SPERANZA.
Il loro è un viaggio sulle strade della buona notizia del Vangelo: scopriranno il senso del pellegrinaggio, utilizzeranno mezzi diversi, sentiranno l’amore misericordioso di Dio, passeranno la Porta Santa e saranno chiamati a credere nella Risurrezione di Gesù Cristo.
Anche noi siamo invitati a compiere il percorso verso la Pasqua attraverso l’esperienza di un cammino, che non è una semplice gita o un viaggio turistico, ma un vero e proprio pellegrinaggio; dove conta lo spirito con cui affrontiamo questa esperienza; dove non bisogna correre per arrivare primi; dove insieme alla meta è importante anche ciò che sta prima e ciò che sta dopo; dove risulta decisivo il come ci relazioniamo con gli altri e l’attenzione che poniamo a chi fa più fatica.
Storicamente il pellegrinaggio era un’esperienza di vita che si faceva esclusivamente con le proprie gambe; oggi possiamo utilizzare mezzi che ci permettono di rendere ancora più efficace questa esperienza, senza perdere il senso concreto del cammino.
Ogni tratto è accompagnato da un mezzo di trasporto diverso le cui caratteristiche rimandano metaforicamente ad un diverso atteggiamento da assumere: saltare gli ostacoli, volare in alto, arare la terra, aggiustare i mezzi, incontrare tante persone insieme, varcare la soglia e sedersi a mangiare.
Passo dopo passo la SPERANZA si rivelerà in modi diversi: la troveremo SCOMODA, ma anche FECONDA; sarà PER TUTTI ed in grado di RISOLLEVARE; ci aiuterà a VARCARE LA SOGLIA e a donarci NUOVE PROSPETTIVE; ci chiederà di presentarci sempre come UN NOI.
Infine, questa inestimabile virtù teologale, ci sosterrà nell’attraversare le situazioni più complicate, e nell’incontrare persone che ci toccano a partire dal loro bisogno, dalle fragilità, dalle realtà di disagio in cui si trovano a vivere: saremo così persone capaci di accogliere la speranza come un dono prezioso e di diffonderla a nostra volta con gioia e generosità.