Statuto della Curia diocesana

Dalle Costituzioni del Sinodo diocesano di Cuneo e di Fossano 2021-2022

1. Creare una nuova unica realtà diocesana richiede il coinvolgimento di tutti, ministri ordinati, laici e consacrati: c’è la necessità di guardare nella stessa direzione con la coscienza che non sarà facile perché tutti entrano in questione. Le relazioni fin qui costruite attraverso tante collaborazioni devono diventare stabili: ognuno può portare il bagaglio culturale, le competenze, la storia e le scelte come contributo orientato ad un vero accorpamento dove tutti sono protagonisti e nessuno deve sentirsi inglobato o assorbito dall’altra componente.

2. La Curia diocesana deve esprimere fin da subito tale cammino verso la piena unione tra le Chiese di Cuneo e di Fossano. Pertanto, questo Sinodo, tramite il vescovo Piero Delbosco, informata la Sede apostolica, stabilisce di costituire un’unica Curia diocesana, unificando tutti i consigli diocesani di partecipazione e valorizzando le fondazioni di culto e religione che gestiscono le opere diocesane in modo da garantire un’adeguata presenza sia nella città di Cuneo, dove il Vescovo diocesano risiede, che nella città di Fossano, dove hanno già sede gli organismi interdiocesani comuni alle Diocesi vicine, e cioè il Seminario, l’Istituto superiore di scienze religiose e il Tribunale ecclesiastico.

3. La Curia diocesana ha sede nel Vescovado nuovo di Cuneo e ha un recapito anche nel Vescovado di Fossano, dove il Vescovo e i Vicari sono presenti di norma una volta a settimana; è organizzata con criteri di semplificazione, a norma del diritto universale e riferendosi agli uffici e servizi della Conferenza Episcopale Italiana, in quattro settori: Affari generali, Evangelizzazione e sacramenti, Carità e impegno sociale, Cultura; è diretta dal Vescovo con l’ausilio di un solo Vicario generale e almeno un Vicario episcopale, eventualmente con il supporto di un altro sacerdote scelto come Moderatore della Curia; è regolata da un proprio Statuto promulgato dal Vescovo.

4. Gli enti Diocesi di Cuneo e Diocesi di Fossano rimangono distinti, ciascuno con il proprio patrimonio e la propria amministrazione, ad nutum Apostolicae Sedis. Nell’unica Curia diocesana i dipendenti sono in carico all’ente Diocesi di Cuneo; le spese di funzionamento e per le attività proprie dei settori sono in carico all’ente Diocesi di Cuneo e vengono rimborsate dall’ente Diocesi di Fossano nella misura stabilita dal Vescovo. Avvalendosi dell’Economo diocesano per l’amministrazione di tali enti, secondo le disposizioni del diritto universale, il Vescovo nomina anche un Delegato per l’amministrazione dell’ente Diocesi di Fossano, fino a che sarà necessario.

5. Il Vicario generale, nell’ambito delle competenze assegnate dal diritto universale, aiuta il Vescovo in particolare nella direzione degli uffici del settore Affari generali della Curia e nella cura di sacerdoti, diaconi, consacrati e laici per l’edificazione dell’unico popolo di Dio diocesano, dove ciascuno è accolto e valorizzato. Accanto a lui venga nominato un Vicario episcopale per la pastorale che sovrintende agli altri uffici della Curia favorendo le collaborazioni, il servizio sul territorio e l’attuazione delle disposizioni sinodali.

6. Il Consiglio presbiterale, con il Collegio dei consultori, il Consiglio pastorale diocesano e il Consiglio diocesano per gli affari economici sono i consigli di partecipazione costituiti unici per entrambe le Diocesi, tenendo conto di un’adeguata rappresentanza dei presbìteri e degli altri fedeli sul territorio: il Vescovo se ne deve avvalere come primi luoghi di discernimento. A norma degli Statuti e dei Regolamenti promulgati dal Vescovo, nell’ambito del diritto universale: il Consiglio presbiterale, che è consultato per il governo diocesano come senato del Vescovo, è composto anzitutto dai Vicari zonali, il cui ufficio viene valorizzato per rafforzare il legame tra il centro e le periferie; il Collegio dei consultori viene sentito anche per questioni pastorali di maggiore importanza; il Consiglio pastorale diocesano vigila sull’attuazione delle disposizioni sinodali e promuove la formazione degli operatori pastorali.

7. Le fondazioni di culto e religione che gestiscono le opere diocesane rimangono distinte, una con sede nel Vescovado nuovo di Cuneo e l’altra con sede nel Vescovado di Fossano, e sono chiamate ad intensificare la collaborazione, anche in vista di opportune razionalizzazioni. Gli Istituti diocesani per il sostentamento del clero vengono fusi in un unico Istituto che prende sede nel Vescovado di Fossano.

8. La Curia diocesana, i consigli di partecipazione e le fondazioni di culto e religione che gestiscono le opere diocesane sono organismi di servizio, per cui tutti i loro operatori devono avere attenzione all’intero territorio di Cuneo e di Fossano, dimostrare affabilità nell’accogliere tutti, dare sostegno alle Parrocchie ed alle altre aggregazioni ecclesiali, testimoniare apertura verso coloro che sono estranei alla Chiesa e in ricerca. Soltanto un lavoro trasversale tra la Curia, i consigli e le fondazioni può realizzare un autentico servizio: pertanto, è cura del Vescovo e dei Vicari coltivare le necessarie interazioni, favorendo anche momenti comuni di confronto e di preghiera.

47. L’accorpamento degli organismi diocesani, di cui alle costituzioni sinodali 1-8, viene avviato il 1 settembre 2022. A tale scopo, entro il 31 ottobre 2022 il Vescovo promulga, in conformità a quanto stabilito dal Sinodo, lo Statuto della Curia diocesana, del Consiglio presbiterale e del Consiglio pastorale diocesano, con il Regolamento del Collegio dei consultori e del Consiglio diocesano per gli affari economici, affinché entro l’anno 2022 la Curia diocesana assuma la nuova forma unitaria e i consigli diocesani di partecipazione vengano rinnovati e costituiti come unici per Cuneo e per Fossano. Con questo accorpamento esprimiamo la disponibilità sinodale delle nostre Chiese ad essere unite pienamente ad nutum Apostolicae Sedis.