Il Consiglio presbiterale è regolato dai cann. 495-501 del Codice di diritto canonico e dallo Statuto promulgato dal vescovo Piero Delbosco il 15 ottobre 2022 per le Diocesi di Cuneo e di Fossano e da lui confermato l'1 giugno 2023 per la Diocesi di Cuneo-Fossano. È formato da 23 sacerdoti, rappresentanti l’intero presbiterio; è il «senato» che consiglia il Vescovo diocesano sulle questioni più importanti della Diocesi, cioè sulle scelte pastorali, le disposizioni legislative e gli atti di governo per cui il diritto prevede il coinvolgimento del Consiglio. In particolare, il Vescovo è tenuto a chiedere il parere del Consiglio presbiterale, nei seguenti casi: la celebrazione del Sinodo diocesano (can. 461§1); l’erezione, la soppressione e la modifica rilevante delle parrocchie (can. 515§2); la destinazione delle offerte parrocchiali e la remunerazione dei sacerdoti con funzioni parrocchiali (can. 531); la remunerazione dovuta dagli enti ecclesiastici ai sacerdoti che esercitano presso di essi il ministero (art. 33 delle Norme circa gli enti e i beni ecclesiastici in Italia emanate dal Presidente della CEI il 3 giugno 1985); l’istituzione dei Consigli pastorali parrocchiali (can. 536§1); la concessione dell’autorizzazione a celebrare regolarmente Liturgie festive della Parola in assenza di Celebrazione eucaristica (n. 24 del Direttorio della Santa Sede Christi ecclesia del 10 giugno 1988); la costruzione di una nuova chiesa (can. 1215§2); la riduzione a uso profano di una chiesa (can. 1222§2); l’imposizione di un tributo alle persone giuridiche pubbliche soggette al Vescovo (can. 1263); eventuali altri casi espressamente previsti dal diritto. Il Consiglio presbiterale può essere opportunamente informato di fatti rilevanti relativi alla vita della Diocesi, anche concernenti l’amministrazione dei suoi beni temporali; non sono invece pertinenti al Consiglio presbiterale le questioni relative allo stato delle persone fisiche, né quelle relative a nomine, rimozioni, trasferimenti. Quando la sede diventa vacante il Consiglio presbiterale cessa.