18 aprile 2009: nasce il progetto diocesano “L’anello perduto”

Un cammino di condivisione per separati, divorziati e coppie in nuova unione

Un cammino di condivisione e ricerca per  separàti, divorziati e coppie in seconda unione: è quanto intende proporre la diocesi di Fossano, sull’esempio di quanto si sta facendo in diverse altre diocesi. A questo scopo, su mandato del vescovo Giuseppe Cavallotto, da alcuni mesi  un gruppo di laici e sacerdoti sta lavorando alla preparazione di un incontro in programma per sabato 18 aprile, alle 20,45, nel salone della Caritas.

La realtà delle persone separate o divorziate, o che vivono una seconda unione matrimoniale, è sempre più presente nelle nostre comunità; ormai non è più confinata in alcune categorie di persone o in alcuni ambienti, ma attraversa credenti e non credenti, matrimoni appena iniziati e matrimoni di lunga durata.

Da tempo il vescovo sollecita i sacerdoti e i laici a lavorare in questa direzione (“Tocca alle nostre comunità tendere una mano fraterna e accogliente” – ha scritto nella nota pastorale del 2008). “L’appello del vescovo ci ha molto interpellati – spiega Paolo Tassinari che, con altri amici, si sta occupando dell’iniziativa -; ci siamo così interrogati sulla possibilità di offrire attenzione, sostegno, presenza, accoglienza cristiana a queste persone che spesso vivono esperienze di abbandono, rabbia, solitudine e che qualche volta, come comunità di credenti, abbiamo giudicato e lasciate a loro stesse”.

Si è così costituito un gruppo di lavoro che, dopo una serie di incontri di preparazione teorica sull’argomento (effettuata con alcuni insegnanti dello Sti) ha iniziato a ragionare, assieme ad alcuni sacerdoti, su una prima proposta operativa, quella cioè di dare appuntamento a separati, divorziati e risposati per un incontro da cui potrebbe scaturire una proposta di “cammino” (o di più cammini, a seconda di quello che emergerà) a cui potranno partecipare separàti e divorziati e risposati.

“Intendiamo chiarire fin da subito – prosegue Paolo Tassinari – che non si vuole creare un ghetto o una nicchia, quanto piuttosto raggiungere tutte quelle persone che, a fronte di un fallimento matrimoniale e di una separazione, sono rimaste sole ad affrontare il quotidiano, ed offrire loro un sostegno; raggiungere coloro che hanno dato avvio ad una seconda unione coniugale e magari condividere con loro un percorso di coppia e di aiuto nella relazione; raggiungere coloro che, «giudicati» in malo modo oppure «feriti dalla vita», si sono allontanati dalla Chiesa e dalla fede cristiana, ed hanno ancora qualcosa da dirci e da ascoltare; raggiungere coloro che, arrabbiati, hanno qualcosa da chiedere e da capire circa le scelte della comunità cristiana. Intendiamo raggiungere queste persone per creare spazi di incontro, confronto e cura cristiana della vita (dalla gestione dei figli, al mondo degli affetti; dall’elaborazione di un distacco, alla scoperta di una nuova relazione), per intessere relazioni e legami, e per stimolare le comunità cristiane all’esercizio della buona ospitalità verso tutti i suoi componenti”.

In diverse diocesi italiane (in Piemonte a Torino, Biella e Mondovì) sono attivi da tempo percorsi per separati e divorziati; nella maggioranza dei casi si tratta di incontri di spiritualità. “A noi non è parso opportuno iniziare proponendo un “pacchetto” già pensato – spiega Tassinari – quanto piuttosto tentare di fare emergere proposte e iniziative dall’incontro fissato per il 18 aprile; quanto emerso  verrà poi focalizzato in un successivo incontro che dovrebbe tenersi a inizio giugno. In questo modo eventuali iniziative (incontri, rassegne o altro) potrebbero essere messe in campo a partire dall’ottobre prossimo”.

In vista dell’appuntamento del 18 aprile, la Fedeltà fornirà, nei prossimi numeri, alcuni dati e riflessioni sulle separazioni e divorzi nel Fossanese e Cuneese e, contemporaneamente, fornirà maggiori dettagli sulla serata del 18 aprile, alla quale parteciperà anche il vescovo.

L. Ambrogio

La lettera ai parroci del Vescovo Giuseppe Cavallotto

La lettera di presentazione del progetto

Introduzione di Paolo

Traccia dei lavori di gruppo

Risonanze dal direttore dell’Ufficio famiglia della diocesi di Cuneo

Testimonianza di una coppia in nuova unione

Testimonianza di una persona separata dal coniuge

Articolo dopo incontro La fedeltà