Mai rassegnarsi

La celebrazione del tempo di Quaresima 2015 proposta dall'Ufficio famiglia - progetto "L'anello perduto"

“Mai rassegnarsi”. E’ questo il titolo della serata che proposta sabato 14 marzo 2015 nell’ambito del percorso “L’anello perduto”, in collaborazione con gli Uffici Famiglia delle Diocesi del Cuneese, e rivolta in particolare a persone con alle spalle un matrimonio che ora è divenuto separazione, divorzio o nuova unione, ma esteso anche a tutta la comunità cristiana.
L’idea che ha mosso questa Celebrazione la possiamo trovare nella nostra storia: ognuno di noi, infatti, porta dentro di sé qualcosa come una ferita, una frattura, uno strappo, una delusione che in qualche modo segna la sua esistenza (una crisi matrimoniale, ma non solo: pensiamo alla malattia o alla morte di un nostro caro, un insuccesso scolastico o professionale, desideri buoni finiti in malo modo, attese giovanili frizzanti risultate da adulti “bolle di sapone” e così via).
Di fronte all’esperienza del male, qualunque esso sia, il cristiano fa di tutto per non rassegnarsi, per non dargliela vinta, per lottare e rimanere in piedi, ma a volte, lo sappiamo bene, è faticoso; il male ci schiaccia, sembra insopportabile, pare non finire. Il dipinto “Traversata del deserto” di David Cox, un testo del teologo P. Sequeri e una pagina del vangelo di Giovanni commentati da don Derio Olivero, hanno offerto buoni motivi per riprendere in mano la nostra storia, e dentro alle nostre ferite, riprendere oppure continuare a camminare. Si, il male mai potrà avere l’ultima parola su di noi.
La Celebrazione è stata animata dalla cantoria della parrocchia di san Bernardo.

La traccia della celebrazione