Pellegrinaggio Giubilare al Santuario di Cussanio

Nell'Anno della Misericordia in cammino da Fossano al Santuario diocesano

Nell’Anno Santo della Misericordia, persone separate/divorziate sole e coppie unite in matrimonio civile o conviventi che hanno preso parte alle iniziative del progetto diocesano “L’anello perduto” si sono recate in pellegrinaggio al Santuario di Cussanio, luogo giubilare.
Accompagnate dal rettore don Pierangelo Chiaramello, hanno attraversato la Porta Santa, per poi recitare il Rosario, affidando a Maria Madre di Provvidenza i desideri e le speranze. Questo gesto è stato segno del passaggio che ogni cristiano è chiamato a compiere dal peccato alla vita rigenerata dall’Amore che salva, cioè Gesù Cristo che di sé dice: “Io sono la porta” (Gv. 10,9).

Scrive don Pierangelo: “L’inquietudine e la sollecitudine di Gesù ci devono animare: per lui non è indifferente che tante persone vivano e soffrano nel deserto della povertà, della fame e della sete, dell’abbandono, della solitudine, dell’amore distrutto. Lui va incontro a tutti senza pregiudizi. Come ha fatto lui così dobbiamo fare anche noi”.

Al termine, nel salone attiguo al Santuario, si è svolta una prima presentazione della esortazione post sinodale di Papa Francesco “Amoris laetitia”.