In mezzo a cocci e pietre preziose

La celebrazione di Avvento 2023 proposta dall'Ufficio famiglia - progetto "L'anello perduto"

Si è svolta nella serata di venerdì 15 dicembre una preghiera creativa di Avvento, tappa di alcuni percorsi promossi dall’Ufficio famiglia diocesano. Dopo l’ascolto della canzone di Jovanotti “Ricordati di vivere” introdotta da Davide, è seguito un momento penitenziale e il gesto della rottura di un vaso compiuto da Marco e Margherita.

Una caduta dalla bicicletta, un temporale mentre sei in montagna, la febbre alta la sera prima di partire per le ferie. Una relazione che entra in crisi, un amore che si spegne, una storia che va in frantumi. L’esperienza del male, nelle sue mai finite forme, ci mette in crisi perché sembra lasciare dietro di sé solamente cocci, rovine e frammenti di qualcosa di bello che adesso non c’è più; come quel vaso che fino a due minuti fa c’era ma adesso non c’è più.

E come quel vaso anche la vita di ciascuno di noi quando il male si accanisce, a volte, va in frantumi, e lì dentro sembra non esserci più niente di bello e promettente. Guai a pensarlo! In mezzo ai cocci di qualsiasi cosa che si è spezzata, sempre restano pietre preziose che sono i desideri, le speranze, la fiducia e le attese che ci portiamo in cuore, e che nessuno mai potrà distruggere. Nessuno! Ci cascasse il mondo sotto i piedi, noi rimaniamo preziosi!

Una pagina di Vangelo ripresa nell’omelia dal diacono Paolo – «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento (…) Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati» – è stata al centro della preghiera e ha gettato nuova luce nelle storie di ciascuno.
Un atto di affidamento «per aiutarci ad essere trasparenti alla luce che ha illuminato una notte il cielo di Betlemme» e il regalo di una fotografia (scattata un 31 dicembre di un anno qualsiasi) hanno chiuso la celebrazione animata dal coro della parrocchia. Poco meno di un centinaio i partecipanti che, grazie al Comitato di quartiere, sono poi stati allietati da un buffet scambiandosi gli auguri nel sottochiesa.

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