Riconoscere, liberare, perdonare

Un week end con Silvana Garello e Cristina Burdese

“Riconoscere, liberare, perdonare”: 3 parole tema non di una conferenza o un dibattito, ma di una esperienza vissuta l’11 e 12 aprile 2015 presso i locali del santuario di Cussanio. Attraverso tecniche di rilassamento, visualizzazione e condivisione, i partecipanti sono stati accompagnati in un graduale processo di presa di coscienza del proprio vissuto, con l’obiettivo di “lasciarlo andare via da sé”, così da giungere ad esercitare la scelta del perdono, verso se stessi e verso gli altri. La celebrazione dell’Eucarestia ha portato al termine il laboratorio.

Una esperienza che per alcuni dei partecipanti si è rivelata “chiave di volta” per attuare un desiderato cambiamento nella propria storia; un week end intenso le cui risonanze qui sotto riportate ne testimoniano la bontà.

Caro Paolo, ti ringrazio per il libro e il bel biglietto. Grazie davvero. E’ stato un gruppo impegnativo per il carico di sofferenza in ciascuno dei partecipanti, ma sono soddisfatta di come sono andate le due giornate e ora sono contenta dei rimandi. Mi ha fatto molto piacere vedere il coinvolgimento di molti di loro nella Messa che è stata molto bella. E’ una grande risorsa questo tuo impegno a favore delle persone separate, perchè permette loro di lavorare sulle ferite e di non sentirsi al di fuori della Chiesa. Continua. Saluti cari. Silvana Garello

Carissimo Paolo, a caldo desidero per prima cosa ringraziarti per l’opportunità che ci hai dato, è stata per me la più grande di tutte per l’intensità e soprattutto per i progressi fatti. Silvana è stata abilissima nel guidarci con delicatezza e fermezza allo stesso tempo nel superare le ferite delle nostre storie, ci ha spronati ad andare avanti per cercare gioia in quello che viviamo, amore nelle persone che abbiamo già vicino e in quelle che incontreremo, per essere a nostra volta portatori di amore. Logisticamente ho trovato molto più efficaci i due giorni rispetto alle sere settimanali, avevamo più energia e più continuità per lasciarci lavorare. Anche tra di noi, vivendo emozioni ed anche tristezze fortissime, ci siamo conosciuti e supportati fraternamente. Non cambierei nulla, se possibile aumenterei un po’ il tempo la domenica, magari con due o tre ore nel pomeriggio, per sfruttare l’occasione di essere già tutti predisposti (anche se devo dire che siamo arrivati felici ma provati al tempo stesso). La Messa (e chi l’ha celebrata con te che l’hai preparata) ha coronato l’esperienza nella scelta e nel commentato di un brano di Vangelo che ci fatti sentire vicini a Tommaso. GRAZIE, di vero cuore.

Carissimo Paolo, desidero condividere con te che, al termine del laboratorio, ho deciso di affrontare la possibilità della verifica di nullità 2 del mio matrimonio. Ieri sera ci siamo trovati con la mia ex moglie, e si è detta aperta ad affrontare questa strada. La stessa possibilità di fare luce in noi e nella nostra storia è una grazia e frutto anche del percorso che con te ho fatto, desidero trasmetterti un GRAZIE immenso che viene dal cuore. Con riconoscenza e stima, un saluto a tutta la famiglia.

Caro Paolo, ti mando i miei pensieri sul weekend. Sono partita un pò pensierosa vedendo che molti dei partecipanti erano più grandi di me (non che io sia una ragazzina), ma mi sono ricreduta: è proprio nella diversità (di cultura, di esperienze, di età) che ci si confronta e si cresce. Ci avete coccolato: dall’accoglienza al pranzo (ringrazia la coppia che ha preparato il pranzo). Silvana è stata grande. Mi ha “massacrato”….. mi ha però stimolato tantissimo. Sono andata via da Cussanio sollevata. Il fatto che abbia utilizzato diversi metodi di lavoro per me è stato positivo: io mi sono ritrovata di più nella meditazione, nell’usare il nostro corpo e meno con il “lavorare” con l’arte. Personalmente “patisco” un pò lo stare chiusi in una stanza viste le belle giornate. Non era possibile fare un’attività all’aperto? (mi rendo conto che la concentrazione forse calerebbe…..). Sono d’accordo con voi nel fare la verifica a giugno. Grazie a te paolo per la tua presenza (discreta) e per portare avanti questo progetto. Un abbraccio.

Ciao Paolo, che dire sull’esperienza fatta insieme? Che per me è stata molto ma molto positiva, che altre diocesi dovrebbero prendere a modello. Innanzitutto un plauso a chi ha ideato questo progetto, a chi organizza i vari incontri e a come vengono strutturati. Io ho avuto modo di conoscere te quindi inizio con il ringraziarti di cuore per questi due giorni dove suppongo tu ti sia impegnato per far si che tutti noi partecipanti potessimo trarne il maggior vantaggio possibile. 3 A Silvana un grazie particolare. Personalmente ho percepito una grande professionalità, quindi una grande capacità che con la calma, la tranquillità, la positività e il rispetto che ho avvertito per ognuno di noi, ha fatto si che (a mio giudizio) tutti abbiamo fatto subito gruppo; personalmente a poco a poco mi sono sentita a mio agio ed ho iniziato ad incamerare l’energia positiva che il gruppo stesso emanava. Ho tratto quindi solo dei grandi benefici, anche dai momenti, secondo me, da non sottovalutare, e cioè dalle pausa (tisane) e dal pranzo. Condividere il cibo è sempre una cosa positiva, ci si predispone ad una conoscenza dell’altro in un modo più espansivo, più gioviale. E ultimo, ma non per importanza, la Messa, e solo per noi, un momento che ha unito ancor più il gruppo; importante per me è stata l’atmosfera di questa celebrazione di partecipazione e condivisione. In conclusione, alla tua richiesta di esprimere un nostro giudizio, il mio personale è quello di continuare così, anzi non so da quanto tempo sia nato questo progetto, ma spero continui ancora per molto. Un caro saluto.

Ciao Paolo, avevi proprio ragione: valeva davvero la pena di partecipare a questo week end!! Devo dire, in tutta sincerità, che ero un po’ titubante e sono stata invogliata da … Ho pianto tanto, riso altrettanto, meditato; è stato un susseguirsi di belle emozioni e Silvana è stata fantastica. Non ho nessun tipo di critica e non saprei cosa proporre. Un caro saluto a presto Grazie Paolo.

Ne approfitto anche per ringraziarti di tutta l’organizzazione per la buona riuscita del ritiro. Si, l’ho trovato interessante e carico, di sicuro lo proporrò anche al consultorio di Cuneo. Proporrei di estenderlo anche la domenica pomeriggio magari solo per poco tempo e magari se si presentasse una bella giornata perché non farlo all’aperto, tipo li nel cortile dove abbiamo fatto la foto? Penso sia stato anche positivo far insieme la Messa, ottimo modo anche di legare tra noi . Con affetto.

Ciao Paolo, grazie per aver PENSATO di mettere in cantiere incontri come questo! Avete colto il bisogno profondo di CONFRONTO tra pari rimasto insoddisfatto dopo la separazione; avete permesso di vivere un tempo e uno spazio PROTETTO dove mi sono lasciata coinvolgere senza timore di ferire o tradire; ho trovato una GUIDA straordinaria di cui non voglio perdere traccia; ho fatto poche ma illuminanti ESPERIENZE in un bel gruppo e tanto altro ancora!! Il rientro è stato piuttosto duro proprio perchè sono sbiadite tutte queste premesse e cammini da solo nel mondo degli altri. Continuerei volentieri il percorso iniziato, in successive giornate a regolare cadenza, per verificare gli impegni, rinsaldare il gruppo, crescere in un tempo consono ai ritmi personali. Bello il momento di preghiera che vedrei anche senza Messa e senza pranzo servito. Grazie di tutto.

Caro Paolo, ti scrivo dopo una settimana dalla fine del weekend. Ho aspettato per non farmi trascinare dall’entusiasmo iniziale e per vedere come “evolvevo”. Ora posso dirti che questo week end è stato veramente efficace! MI HA DATO NUOVA VITA. Mi pare veramente di aver cambiato pelle. Ho staccato e perdonato. Sono riuscita a perdonare anche ferite più antiche che mi tormentavano dal passato più lontano. Mi sento libera, leggera e positiva. Come se avessi fatto una “pulizia” dell’anima. E’ stato un percorso emotivamente doloroso e fisicamente faticoso ma in me è scaturita un’esplosione di forza interiore e tanta voglia di vivere. Mi ritrovo incredibilmente allegra, speranzosa e desiderosa di andare avanti. Inspiro amore come dalle indicazioni di Silvana e mi sforzo di assaporare la vita nel quotidiano come mi sono impegnata a fare a conclusione del percorso. E stranamente tutto pare più semplice!!! E’ un miracolo. Te lo scrivo sorridendo. E’ stata un’esperienza meravigliosa. Nel gruppo da subito si è creato un clima di rispetto, ascolto, comprensione e solidarietà. Abbiamo sofferto tutti insieme gli uni per gli altri: ci siamo compatiti, sostenuti, abbracciati, rincuorati. Abbiamo posato le maschere e siamo stati veri /”nudi” da subito. La sofferenza condivisa ci ha resi fratelli. Tutti i membri del gruppo sono divenuti splendenti ai miei occhi e domenica li vedevo con una sorta di aureola intorno. Ti scrivo queste parole e rileggendole paio invasata, ma è così che mi sento. Silvana è stata una mano forte che ci ha guidati. Attenta e determinata, mai ridondante. I locali erano puliti, ariosi, accoglienti, ben illuminati, la tua presenza discreta… La coppia di sposi con il bimbo, che ci ha offerto la tisana e servito il pranzo sabato, aveva un comportamento angelico: umili e silenziosi, non si sono intromessi, non hanno parlato nè interagito, si muovevano con rispetto e dolcezza. La Messa conclusiva mi ha aperto il cuore. Quando sono entrata in chiesa ho pensato: no, non vado avanti perchè sono separata; poi mi sono guardata intorno e tutti eravamo separati e molti altri si erano già seduti nei primi banchi, qualcuno si proponeva per andare a leggere e anche la vergogna, l’umiliazione si è dissipata. Il rettore è stato molto schietto e diretto. Non posso muovere alcuna critica. Solo ringraziare per questa meravigliosa opportunità! Un abbraccio! Ps.: consiglio di riproporre questo laboratorio per tutti coloro che abbiano vissuto l’esperienza della separazione o dell’abbandono.

Caro Paolo, innanzi tutto scusa se ho tardato un po’ a scrivere, ma in questi giorni purtroppo ho varie questioni con la controparte ed è tutto difficile, però voglio accantonare il tutto per un momento e cercare di esprimermi al meglio sul nostro incontro. (Cerco di riprendere gli appunti che avevo scritto dopo 2-3 giorni) Un bel respiro e viaaaa….. Allora, la 1° osservazione è che questi week end, bisognerebbe farne uno ogni due mesi (almeno)…. All’inizio ero un po’ scettica, perchè è sempre un parlare di situazioni poco piacevoli e comunque se da un lato si scaricano un po’ le proprie tensioni e difficoltà, dall’altra parte per forza di cose ci si fa carico delle situazioni di tutti gli altri. Con il proseguire e il gran coinvolgimento, ci sono stati momenti molto tosti, che mi hanno veramente frastornata, lasciandomi alla sera del sabato distrutta sia emotivamente che fisicamente. Domenica non è stata da meno e nell’immediato ho provato piacere e mi sono sentita bene a condividere con un bel gruppo un pezzo della mia e della loro vita. Come quando passi una bella serata in allegria, stai bene, ma il giorno dopo è tutto uguale a prima. Ora che sono passati alcuni giorni, avverto un effetto boomerang di tutto ciò, sento che mi stanno tornando delle sensazioni, degli stati d’animo, delle emozioni, delle sollecitazioni, delle piccole sicurezze che non provengono solo dalle parole che ho sentito, ma è come se fossero entrate dentro di me e adesso sgorgassero dal mio interiore, un qualcosa che piano piano (molto piano…) si sta facendo strada dento di me. Non so se durerà…. ma avverto uno strano senso di benessere della mia persona, mi sembra di aver fatto un piccolo passo in avanti, forse sto cominciando a muovere i primi passi… (forse per adesso gattona solo). Non posso far altro che ringraziare tutti compagni di questo viaggio per aver saputo mettersi in gioco, e un grandissimo grazie alle persone che si adoperano per promuovere queste iniziative. Un elogio alla dottoressa, per la sua infinita delicatezza unita ad una grande fermezza nel prenderci per mano ed accompagnarci verso…la luce…. Posso solo dire GRAZIE a tutti ed esortarVi a continuare ad accompagnarci …. ne abbiamo tanto bisogno…

Un testo di Christian L. Larson