“R-Women”: essere donna in un mondo complesso

Una mostra fotografica di Davide Dutto e di Azam Bahrami sulla condizione della donna in Iran presso il palazzo Vescovile a Fossano

Dopo il successo in diverse sedi espositive nel Torinese, la mostra-evento, approda a Fossano dove sarà visitabile dal 1° al 18 giugno 2023 nei locali del palazzo della Curia Vescovile di via Vescovado 8, in quello che sempre più sta diventando un polo culturale per tutto il territorio. Un progetto nato da Sapori Reclusi in partnership con il settimanale La Fedeltà, Opera diocesana preservazione della fede di Fossano, Mab (Museo, archivio, biblioteca) di Fossano.
La mostra sarà aperta il venerdì, sabato e domenica con orario 16,30-19,30 (inaugurazione giovedì 1° giugno alle 18) ed è realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Fossano, il patrocinio del Comune di Fossano, della Diocesi Cuneo-Fossano e con la collaborazione di Fondazione NoiAltri, Volontari per l’Arte, Anpi Fossano, Cai Fossano, Pappatacho’s e Cinema teatro I Portici.

Una mostra che vuole essere una luce puntata sulla condizione della donna in Iran e del lungo percorso e lotta per vedere riconosciuti i propri diritti. Una mostra a più voci per un filo narrativo unico. Tutto questo è “R-Women” (essere donne in un mondo complesso) nata da un progetto dell’associazione Sapori Reclusi che parte da un concept del fotografo fossanese Davide Dutto e di Azam Bahrami, poetessa e attivista iraniana, rifugiata in Italia.

La mostra coinvolge nove artisti e artiste iraniani e iraniane. Negli scatti storie di donne ritratte nella loro quotidianità, nella loro casa o nel loro lavoro, o ancora nella loro passione. Tanti modi per dire donna in un mondo complesso, in cui la parità di dignità e di possibilità di vivere una vita libera non sono purtroppo la normalità.
L’obiettivo della mostra fossanese è quello non soltanto di offrire un momento di arte e cultura alla città, ma di innescare meccanismi di collaborazione, dialogo e scambio tra diverse realtà locali che si occupano di cultura, di sociale, di informazione e formazione. Un tassello di un percorso che potrebbe continuare e crescere.

“Noi crediamo che gli esseri umani, nonostante tutte le loro differenze di aspetto, religione, colore della pelle, credenze, sesso nascano liberi e abbiano il diritto di vivere un’esistenza libera – spiegano gli artisti che partecipano al progetto -. Disuguaglianza e disparità della condizione femminile in diversi Paesi destano grave preoccupazione: per fortuna molte donne coraggiose in molte comunità nazionali lottano per far rispettare i propri diritti, spesso perduti in modo repentino e drammatico. In Iran, dagli anni successivi alla rivoluzione islamica del 1979, vari gruppi femminili hanno tenacemente continuato a rivendicare i loro diritti e molti successi femminili ottenuti in settori diversissimi hanno dimostrato e dimostrano che le donne non hanno mai perso la speranza. Noi fotografi iraniani ci siamo riuniti per ritrarre le storie di vita di un erto numero di queste donne: sperando che le nostre foto, ritratti della loro quotidianità personale e sociale, diventino una finestra sulla vita attiva e sulla presenza sensazionale delle donne in tutti i campi: politico, economico, sociale e personale”.

Durante i giorni della mostra sono previsti eventi collaterali.

Venerdì 9 giugno alle 21 al cinema teatro I Portici di Fossano verrà proiettato il film “Climbing Iran” di Francesca Borghetti che racconta la storia della free climber iraniana Nasim (ingresso libero). Domenica 11 giugno presso il Pappatacho’s blues bar (Circolo Autonomi) di Fossano un pranzo per sostenere il progetto “R-Women” con musica e artisti iraniani e special guest star italiane. Durante la mostra, in via Vescovado, anche l’esposizione dei frutti del laboratorio fotografico seguito da Sapori Reclusi con le donne ucraine ospitate nel Fossanese.

Sapori Reclusi è un’associazione che raccoglie storie di uomini e donne, nascoste ai più, offrendo uno spazio a storie di vita vissute ai margini. Il tramite usato per la narrazione è il cibo, pretesto per scardinare barriere fisiche e mentali. Il vero obiettivo è la comunicazione, che Sapori Reclusi persegue attraverso progetti in carcere, mostre, cene di sensibilizzazione, pubblicazioni.

La Fedeltà, settimanale storico del Fossanese quest’anno festeggia i 125 anni di attività e presenza sul territorio. Una presenza che non vuole essere solo un “raccontare il territorio”, ma anche essere motore di iniziative, innescando percorsi e progetti, dialogando le realtà presenti e mettendo in connessione. Anche questa collaborazione nasce in quest’ottica.