La lettera a Papa Francesco

Riportiamo qui la lettera che il gruppo aveva inviato al Papa il 25 gennaio 2016

Ecco la lettera scritta dagli amici del progetto diocesano, con la richiesta di essere ricevuti in udienza.

Caro Santo Padre,

siamo un gruppo di persone separate o divorziate che si sono conosciute seguendo un progetto della Diocesi di Fossano (CN) “L’anello perduto”.

Ognuno di noi ha sofferto e soffre profondamente per la condizione di separato/a che si trova a vivere. Nella separazione abbiamo subìto l’abbandono, il tradimento, lo smembramento delle famiglie, il crollo dei valori più profondi in cui credevamo, la perdita dell’identità e di tutte le sicurezze, la fiducia in Dio e a tratti la fede. In questo contesto traumatico, la Chiesa si è dimostrata in genere indifferente, quando non addirittura ostile, e Dio ci è parso lontano e distaccato.

Ciascuno di noi “procedendo a tentoni” è approdato a Fossano, dove “Dio si è fatto uomo in mezzo agli uomini” feriti dalla separazione attraverso l’equipe de “L’anello perduto”, un progetto diocesano attivo dal ’09 su mandato del Consiglio Pastorale Diocesano e Presbiterale e dell’allora Vescovo mons. G. Cavallotto, affidato a Paolo, ora diacono permanente. Queste persone ci hanno dedicato tempo, attenzione e ascolto con grande rispetto e discrezione; ci hanno proposto incontri con psicoterapeuti e motivatori, impegnati ad aiutarci a prendere coscienza della realtà, a reagire e riconoscere la nostra forza nell’andare avanti giorno dopo giorno nonostante le ferite e il disorientamento, a ritrovare il coraggio di guardare nuovamente la vita con speranza, ad alzare ancora gli occhi a Dio con fiducia… e una scintilla si è riaccesa nei nostri cuori.

Ci hanno spalancato le porte delle chiese, perchè partecipassimo a Messe e Celebrazioni in cui abbiamo ritrovato un posto e un senso in seno alla Chiesa; ci hanno accolti fraternamente e hanno medicato le nostre ferite. Condividendo tutte queste esperienze è nato tra noi “anelli perduti” grande spirito di solidarietà ed amicizia.

Ora Santo Padre vista la Sua eccezionale umanità, la Sua spiccata sensibilità e disponibilità all’accoglienza, la Sua voglia manifesta di essere pastore in mezzo al gregge, ci permettiamo di chiederLe udienza privataper avvicinarci a Lei come segno tangibile dell’amore paterno e della misericordia di Dio per i suoi figli feriti. Compresi i nostri figli, saremo circa una settantina di persone: chiediamo umilmente soltanto qualche minuto del Suo tempo prezioso, per una preghiera ed una benedizione. Alleghiamo una fotografia di una parte delle persone coinvolte.

Con affetto e riconoscenza.

Fossano, 25/1/2016

Per contatti:
diac. Paolo Tassinari
338/2335931
paolotax@gmail.com