Il tema è la comunicazione e il senso stesso della vita cristiana

Iscrizioni settimana residenziale per il clero

Iscrizioni entro mercoledì 11 gennaio presso la Segreteria generale della Curia

Come scrive Chiara Giaccardi “la comunicazione non è una funzione, una strategia, un mezzo ma il senso stesso della vita cristiana che, su modello della Trinità, dei tralci e della vite, delle comunità dei primi cristiani è comunione (la radice è non a caso la stessa). Non si tratta perciò in prima istanza di trasmettere messaggi, perché la fede non è contenuto di discorso, e nessun discorso può pretendere di contenere e tantomeno esaurire il mistero. Si tratta, piuttosto e prima di tutto, di ridurre le distanze, farsi prossimo, imparare l’arte umile dell’ascolto senza la quale nessun dialogo è possibile… Se i tempi sono disarticolati, la Chiesa può aiutare a trovare, più che il giusto algoritmo, nuovi ecoritmi: «ritmi viventi immediatamente relazionali, del tempo in atto» (Manghi), incarnati nella concretezza vivente di un tempo che ci chiama a una presenza generativa. Risonanze di quel «tutto è connesso» di cui parla papa Francesco nella Laudato si’, che altro non è che il significato più autentico del termine ‘cattolico’, come lo traduce Romano Guardini: relativo all’intero, alla totalità. Per tutto l’uomo e per tutti gli uomini” (La Rivista del Clero Italiano, 6/2022, pp. 428 – 429).

Senza nessuna pretesa di un discorso completo, proviamo a riflettere su quali possono essere le linee guida che dovrebbero orientare i processi comunicativi cristianamente ispirati correggendo alcune derive che insorgono ogni qualvolta preoccupazioni organizzative prevalgono su quelle ‘comunionali – sinodali’. Ascolto, incontro e dialogo possono diventare i criteri per i quali la comunicazione nella Chiesa rappresentano una risorsa etica per la comunicazione in generale: «La comunicazione può rimettere in ordine i fatti, secondo memoria e verità, offrendone una lettura profetica. Può svegliare le coscienze. Può proteggere i diritti dei più vulnerabili. Può tenere insieme le comunità. Può aiutarle a incontrarsi in carne e ossa, spirito e verità» (Paolo Ruffini, La comunicazione che si addice alla Chiesa. Riportare le persone alla verità dell’incontro, La Rivista del Clero Italiano, 6/2022, p. 430).

La Settimana residenziale è un’occasione per riflettere, ma soprattutto per crescere nella fraternità tra il clero.