Torna dopo quattro anni la Carovana della Pace in memoria del 19 settembre 1943, quando a Boves si consumò il primo eccidio nazista in Italia. Per ricordare e ribadire la volontà di impegno per la pace, a 80 anni dal tragico evento, gruppi e associazioni, oltre ai privati cittadini che vogliono partecipare a questo evento, si danno appuntamento a Cuneo domenica 24 settembre, alle 13.30 davanti al Monumento alla Resistenza. Gli organizzatori invitano a portare bandiere della pace e borracce per l’acqua.
A Fossano partirà un pullman alle ore 12.45 in piazza d’Armi (davanti all’ ambulatorio Medici insieme) in modo da raggiungere Cuneo per l’avvio della Carovana. La partenza da Boves per il rientro a Fossano è alle 18.30. Per il pullman occorre prenotarsi telefonando allo 0172.636264 (al mattino), oppure 335.8334632.
La Carovana sfilerà verso Boves (partendo anche da Chiusa Pesio, Peveragno e Borgo San Dalmazzo), dove giungerà verso le ore 16. Lungo il percorso saranno illustrate le convinzioni e le riflessioni iniziali del Coordinamento Pace e Disarmo Cuneo e di Fossano. Porteranno il loro contributo il presidente nazionale delle Acli Emiliano Manfredonia, il presidente nazionale dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo, il vescovo di Cuneo-Fossano Piero Delbosco e i sindaci di Cuneo, Boves, Borgo San Dalmazzo, Chiusa Pesio e Peveragno. I primi cittadini nelle loro città lasceranno un messaggio su cosa vuol dire oggi fare memoria della tragedia del 1943.
La giornata è anche l’occasione per celebrare i 40 anni della Scuola di Pace di Boves che, come ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Cuneo lo scorso 25 aprile, fu uno dei «segni di un futuro ricco di speranza».
Sarà anche fatta memoria di due grandi testimoni (oggi sarebbero centenari), don Aldo Benevelli, che dalla prima edizione del 1986 fu il principale animatore della Carovana della Pace, e mons. Luigi Bettazzi, che ne fu protagonista in varie edizioni.
In bicicletta arriveranno in tanti con l’Operazione Colomba con l’iniziativa «corsa per la pace». Il Comitato Vivere la Costituzione proporrà alcuni impegni precisi, inoltre la Commissione organizzativa lancerà la proposta di aderire alla Campagna, «Italia, ripensaci».
«Come Commissione organizzatrice – spiegano i promotori – lanceremo sul territorio una sfida, a tutti i presenti, ai singoli, alle associazioni e alle nostre amministrazioni comunali: quella di aderire alla Campagna «Italia, ripensaci». È un fatto di pace, per noi, aderire a una Campagna che invita l’Italia a ratificare il Trattato ONU di proibizione delle armi nucleari. Una necessità resa sempre più impellente ed evidente dagli avvenimenti drammatici della guerra in Ucraina, in particolare dalle reiterate minacce di utilizzo dell’arma nucleare da parte della Russia e dalla ripresa in grande nel mondo occidentale delle spese di armi anche nucleari».
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Tratto da La fedeltà online