E’ stato un weekend intenso quello vissuto sabato 15 e domenica 16 febbraio 2025 presso i locali del Vescovado nuovo di Cuneo. All’interno del progetto “L’anello perduto” è stata proposta un’esperienza sul tema della cura che ha visto coinvolte una ventina di persone. Dopo l’esposizione dei “4 passi della cura” e dei dialoghi attorno ad una tisana sono stati proposti tre laboratori: L’albero che cura, Nel cuore della cura ed esperienze poetiche di scrittura ai quali sono seguiti lavori di gruppo e condivisioni. Alla sera si è vissuta una celebrazione creativa con al centro la figura di Maria Maddalena.
Scrivono alcuni partecipanti:
Week end intenso di respiro ampio, occasione di viaggio interiore, terapia e cura. Per me sarà un altro momento indimenticabile della vita come il week end sul perdono del 2015. Il luogo, la luce, il calore, l’atmosfera, le persone, le parole, i gesti, le esperienze, i momenti personali e quelli condivisi hanno fatto la magia di sospendere momentaneamente la mia vita e portarmi sul piano dello spirito e della leggerezza per guidarmi a sentire la mia unicità e scoprirne la bellezza e l’importanza della sua cura. Sicuramente Dio era con noi! Voglio conservare questa energia che si è sprigionata e alimentarla.
P.S.: i locali erano molto ben riscaldati: sinceramente non me lo aspettavo! Il cibo del self service era buono: di qualità e non esagerato nelle porzioni, perfetto per lavorare lucidi dopo pranzo e dopo cena.
Grazie, grazie …infinitamente grazie!Grazie mille per questa nuova bella esperienza che abbiamo potuto vivere. Ho trovato rispetto all’anno scorso i tempi un po’ dilatati, secondo me l’hanno scorso i ritmi erano stati più serrati ed ero arrivata a casa più ‘ricca di contenuti’. La conduzione condivisa ha portato qualche limite.
Per me il weekend è andato benissimo e non c’è nulla da migliorare. Il tema è stato sviluppato molto bene, tanto da farmi stare “bene”.
Molti sono gli aspetti positivi, in primis il tempo, la possibilità di avere del tempo, sia durante i laboratori e non, essere accompagnati e aiutati individualmente, senza fretta .
Positivo è anche condividere questa esperienza con chi si conosce già da molto tempo perché rafforza sempre più il nostro legame. E poi è sempre molto costruttivo per me conoscere persone nuove con nuove realtà. È positivo alternare momenti di forte emotività con momenti di convivialità e svegliarsi al mattino e dare tanti buongiorno pieni positività.
Ultimo ma non ultimo , il luogo e l’organizzazione.
Grazie Paolo per l’ottimo lavoro che hai svolto dedicandoci del tempo. Grazie per il tuo lavoro nella serata di sabato. Provo sempre molto piacere nel sentirti parlare cosa che purtroppo molto raramente posso fare.Grazie, già detto, ma mai abbastanza, per il week end appena vissuto. Posso sintetizzare così gli aspetti x me più positivi , tra i tanti:
– la guida: saggia, professionale, accogliente, attenta, preparata delle nostre “amiche”, come le hai chiamate tu;
– il gruppo, sempre nuovo, arricchente, libero, aperto, impegnato e serio;
– l’argomento, apparentemente leggero e “modaiolo”, poi rivelatosi più concreto e profondo, con vie e proposte di vero sostegno;
– il ritrovo raccolto dopo la cena.
Un aspetto, x me, migliorabile potrebbe essere l’elemento tempo: dedicherei meno tempo alle pause, al cibo e anche eviterei il pernottamento.Ciao Paolo, io mi sento di ringraziare veramente tanto per l’esperienza del weekend sul tema della cura, è stata un’esperienza molto arricchente ed anche liberatoria su tante paure e dolori che mi porto dentro. È stato molto importante per me scoprire la bellezza di essere parte di un gruppo dove poter condividere con sincerità e delicatezza le difficoltà di questo cammino.
Ciao Paolo, la mia è stata un esperienza impegnativa ma positiva. Ho conosciuto professioniste che mi “hanno dato tanto” .Per prendermi cura! Io non cambierei nulla. Il prossimo argomento… la rinascita.
È stato un bell’incontro. Come tutti gli incontri ai quali ho partecipato si crea complicità fra i partecipanti si sente l’amicizia e la vicinanza ti senti in un ambiente blindato sai che quello che viene detto rimane nel gruppo. Positivo è anche quando ti fermi 2 giorni trovarti i pasti fatti mangiare insieme. Sempre brave Silvana e Silvia ma molto preparate anche le tre colleghe.
Io sono stata sabato pomeriggio nel gruppo l’albero che cura e mi sono trovata molto bene mi è un po’ spiaciuto però non partecipare agli altri 2 gruppi. Comunque tutto molto positivo.Innanzitutto ho apprezzato la delicatezza e la comprensione con cui sono stata accolta in un momento di grossa fatica della mia vita, ho sentito umanità, calore, tenerezza da parte di tutti…è stato bello ed importante.Il week end come sempre è stato intenso positivo ricco di spunti su cui riflettere… io fosse possibile ne proporrei 2 all’anno ad ogni cambio stagione, tipo ottobre e marzo, sono periodo di cambiamento in cui ci si mette in gioco con più facilità, e sono esperienze fantastiche.Le nuove ‘esperte’ sono state delle belle scoperte; avrei apprezzato poter provare tutti e tre i lavoratori con gruppi predisposto dagli ‘esperti’ sarebbe sicuramente stato più arricchente (una turnazione di un’ora per laboratorio o 45′ per rendere possibili i cambi e gli spostamenti). Grazie della splendida opportunità che ci offri di poter crescere umanamente…