L’appuntamento del 2017, dal titolo “Migrare nel mondo, migrare da questo mondo”, ha provato a coniugare due temi di grande attualità: quello dei flussi migratori che si muovono nel mondo, riversandosi con numeri importanti anche in Europa e la ricorrenza dei sessant’anni del Trattato di Roma che aveva progettato un’Europa dove uno dei pilastri portanti fosse la libera circolazione delle persone.
A ridosso del 25 marzo dove in Campidoglio a Roma il Consiglio europeo dei Capi di Stato e di governo Ue doveva fare un bilancio in materia e chiarire quali saranno le politiche del futuro, in una stagione storica in cui crescono le dimensioni dei flussi migratori originati da guerre, povertà e disastri climatici e si erodono le libertà e i diritti delle persone si è inserita questa edizione. Una deriva che interessa non solo la politica e la società europea, ma anche altre regioni del mondo, come gli Stati Uniti del neo-presidente Donald Trump.
Su questi importanti temi si sono confronati responsabili e operatori di movimenti ispirati ai valori della giustizia e della solidarietà, convinti che la risposta non sta nell’impedire di “migrare in questo mondo”, ma che la soluzione va ricercata nell’impegno a “migrare da questo mondo” di diseguaglianze e conflitti per approdare in un mondo più giusto per salvaguardare democrazia, solidarietà e pace in Europa e nel resto del mondo.