Le Chiese dell’Amazzonia si apprestano a vivere un grande evento: domenica 6 ottobre si apre a Roma (durerà fino al 27) il Sinodo Panamazzonico, fortemente voluto da Papa Francesco.
La diocesi di Fossano, in concomitanza con l’avvio del Sinodo e in apertura del mese di ottobre, tradizionalmente dedicato alla missione a all’annuncio del vangelo, ha organizzato una bella occasione di formazione programmata per giovedì 3 ottobre, nella sala contrattazioni “Brut e Bon” (in piazza Luigi Dompè), a Fossano. “Un futuro possibile: in ascolto del grido della terra e dei popoli dell’Amazzonia” è il tema che verrà sviluppato durante l’incontro.
Sì perché, anche se si tratta di un Sinodo speciale, dedicato cioè ad un determinato territorio e alle chiese locali che lo abitano, l’orizzonte entro cui si colloca – come scrive il Papa nella «Laudato si’» – è quello del mondo globalizzato in cui “tutto è connesso”: in Amazzonia, sfruttamento ambientale e violazione dei diritti umani vanno di pari passo, a causa dello strapotere del “paradigma tecnocratico” oggi dominante, che per Bergoglio può essere sconfitto solo tramite una “conversione ecologica” a 360° gradi di tutto lo scenario globale, in uno spettro che spazia dall’impegno personale negli stili di vita fino alle responsabilità dei governi nel contrastare la crisi ambientale per garantire la sostenibilità del Pianeta Terra alle future generazioni.
L’incontro si pone inoltre a conclusione del “Mese del Creato”, durante il quale su questo settimanale abbiamo ospitato alcune riflessioni sull’ambiente, la natura, la salvaguardia della biodiversità, così come indicato dai vescovi italiani.
La serata del 3 ottobre inizia alle 20,45 ed è guidata da don Flavio Luciano, parroco dello Spirito Santo e membro della commissione interdiocesana “Giustizia, pace e custodia del creato”. L’introduzione è curata da don Mariano Riba, neo-parroco di Centallo, già missionario in Brasile per dieci anni. Poi, spazio ai tre interventi principali: padre Bartolomeo Giaccaria, salesiano, su “La realtà indigena in Amazzonia: ieri e oggi”; dom Adriano Ciocca Vasino, vescovo di São Félix do Araguaia che cerca di risponde a queste domanda: “Perché questo sinodo? Perché è importante per tutta la Chiesa? Quali i temi più importanti?”; don Damiano Raspo, sacerdote fossanese “fidei donum” in Amazzonia dal 2009 (negli ultimi anni in diocesi di São Félix do Araguaia), chiuderà spiegando “Come la Chiesa amazzonica si è preparata, quali aspettative e cosa ci si aspetta da noi?”. Saranno presenti due musicisti che eseguiranno canti in italiano e portoghese (tra cui l’inno del Sinodo “Tudo està interligado”, “tutto è interconnesso”). L’invito a partecipare è rivolto a tutti.
Da “La Fedeltà”