Nel passaggio al nuovo anno alcuni parroci hanno chiesto alla segreteria della Curia istruzioni sui registri parrocchiali. A questo riguardo, le Norme sinodali diocesane stabiliscono quanto necessario agli artt. 21-23:
21. I libri parrocchiali di cui al can. 535 vanno redatti accuratamente e diligentemente conservati per ogni singola Parrocchia dell’Unità pastorale, riprovata qualsiasi consuetudine contraria che abbia introdotto libri unici per Parrocchie diverse o più libri per una sola Parrocchia. Tali libri possono rimanere nell’archivio delle case parrocchiali in cui non c’è il domicilio abituale di un sacerdote o almeno di un custode soltanto se il parroco, o il parroco moderatore ove vi siano più parroci in solidum, ha incaricato un fedele di curarne la redazione e la conservazione nel rispetto del Decreto generale della Conferenza Episcopale Italiana sulla tutela della buona fama e della riservatezza; in caso contrario è opportuno che vengano trasferiti e conservati nell’archivio della casa parrocchiale del Centro dell’Unità pastorale di cui all’art. 4, oppure, per quanto riguarda i libri storici, nell’Archivio storico diocesano, su richiesta del parroco, sentito il CPP e in accordo con l’Ordinario del luogo che sovrintende a tale materia, e cioè il Vicario generale, il quale determina i criteri per cui tali libri vadano considerati storici.
22. Il parroco, o il parroco moderatore ove vi siano parroci in solidum, è responsabile che per ogni parrocchia dell’Unità pastorale ci siano i registri dei Battesimi, delle Confermazioni, dei Matrimoni e delle Esequie, i cui atti devono essere trasmessi in copia ogni anno all’Archivio storico diocesano, tramite la Segreteria pastorale della Curia diocesana. Al momento della vidimazione, sempre obbligatoria, i fascicoli delle Istruttorie matrimoniali devono essere depositati presso la medesima Segreteria.
23. Su come gestire eventuali consuetudini contrarie riprovate e trasferire i libri parrocchiali, ai sensi dell’art. 21, i parroci consultino l’ufficio del Cancelliere vescovile.
Inoltre, il Vademecum 2023-2024 della Curia diocesana, distribuito a tutti i parroci nel settembre scorso, a p. 139 precisa quanto segue:
Ogni singola parrocchia deve avere i quattro libri distinti in cui vengono annotati i battesimi, le celebrazioni in cui è stata amministrata la Confermazione, i matrimoni e le esequie. Anche nelle Unità pastorali il parroco deve mantenere per ogni singola parrocchia tutti e quattro i libri distinti, magari custoditi insieme nello stesso luogo centrale.
Ogni parroco può liberamente confezionare i suddetti quattro libri, avendo cura di farlo in modo dignitoso e durevole nel tempo, utilizzando la modulistica corrente: in caso di dubbi si può contattare il Cancelliere vescovile. Chi vuole può appoggiarsi sulla Tipografia Minaglia di Cuneo, corso Nizza 7b, interno cortile, 0171692566: è fornita della modulistica aggiornata ed ha una certa esperienza in materia.
Ogni anno è necessario consegnare all’Archivio storico diocesano fotocopia o copia integrale di tutte le registrazioni nei suddetti quattro libri.
Qualora nell’anno non vi fosse alcuna registrazione, il parroco deve annotarlo sul registro: nell’anno … non ci sono stati battesimi o matrimoni o confermazioni… All’Archivio storico diocesano deve essere consegnata fotocopia o copia integrale anche di tale annotazione.
La consegna delle suddette fotocopie o copie integrali andrà fatta entro il 30 aprile per quanto riguarda le registrazioni dell’anno precedente tramite lo sportello della Segreteria pastorale della Curia diocesana (riferirsi a Tommy, sotto la direzione del Vicario episcopale don Flavio).
Eventuali inadempienze, anche relative ad anni passati, verranno segnalate dagli addetti dell’Archivio storico diocesano direttamente ai parroci.