In preparazione a Cresime e Prime Comunioni dialogare in modo coinvolgente, costruttivo e «virtuale» con i genitori

In questo tempo complesso e delicato, in continuo cambiamento, non è possibile fare previsioni circa le celebrazioni dei Sacramenti: Prima Confessione, Prima Comunione e Confermazione. Tutte le date messe in agenda sono da ritenersi più che incerte, anche quelle programmate per il mese di maggio. Suggerirei di prendere tempo e, quindi, di non procedere con decisioni affrettate.

Ci sembra prezioso suggerire di approfittare di questo tempo per riflettere anche con i catechisti e i genitori su questioni di fondo, pur non potendo ancora fissare le date delle celebrazioni.

Forse è utile ricordare che i Sacramenti non sono «il fine» dell’Iniziazione Cristiana, ma tappe importanti ed essenziali all’interno di un percorso di fede più globale. Sono decisivi e strutturanti nel percorso iniziatico, perché ne mediano la logica profonda. I Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana sono «l’evento memorabile» della nostra salvezza in Gesù Cristo morto e risorto e ci permettono di partecipare all’avvenimento di salvezza, la morte e risurrezione di Cristo: non sono, quindi, «cose» che si «ricevono». I Sacramenti non sono il premio di una preparazione scolastica alla fede. Essi sono piuttosto dei doni, tappe del cammino di maturazione di un atteggiamento di fede.

Se assumiamo, inoltre, la logica catecumenale e da essa traiamo «ispirazione» – come stiamo cercando di fare attraverso il Progetto PassodopoPasso e in linea con quanto avviene nella Chiesa italiana – siamo convinti che:

  • è necessaria anzitutto una preparazione biblica e spirituale al Sacramento;
  • è importante celebrarlo senza perdere il legame con le esperienze e le domande che la vita ci pone;
  • è fecondo, per interiorizzarne il significato e capirne il senso, un successivo tempo di catechesi mistagogica.

Tenendo conto di ciò e non sapendo cosa succederà dopo il 3 aprile – sarà nostra premura raggiungervi con un altro scritto – vi invitiamo anzitutto a confrontarvi con i catechisti dei ragazzi e dei genitori, dove questa figura è presente, per immaginare la modalità più idonea, ragionata e adatta alla vostra realtà, evitando ogni preoccupazione di «finire un programma».

Quindi, è assolutamente opportuno dialogare in modo coinvolgente, costruttivo e «virtuale» con i genitori: ognuno, in base alle proprie possibilità, può raggiungerli mediante un video o uno scritto da recapitare loro tramite internet, ad esempio con Facebook, Whatsapp, E-mail… Se è vero ciò che stiamo attuando, con fatica ma anche con risultati confortanti – questo è ciò che sta emergendo dalla verifica che gli Uffici catechistici stanno facendo sul Progetto PassodopoPasso – è decisivo collaborare in modo leale, esplicito e fattivo con i genitori. È un’occasione propizia di discernimento non solo orientata alla scelta di una nuova possibile data, che andrà certamente definita, ma soprattutto volta ad una riflessione seria e adulta su ciò che la celebrazione di un Sacramento rappresenta per la vita di un credente.

Crediamo sia bello e importante, poi, come già certamente state facendo, farvi vicini alle famiglie incoraggiando, consolando e suggerendo momenti semplici ma fondamentali di catechesi e di preghiera domestica, per custodire un cammino comunitario.

Realisticamente suggeriamo, infine, di differire tutte le celebrazioni dei Sacramenti a quando la situazione sanitaria si sarà stabilizzata.

Se fosse poi possibile celebrarli nel tempo Pasquale come programmato, crediamo che sarà opportuno proporre almeno tre incontri per preparare i ragazzi e le famiglie dal punto di vista spirituale ed esperienziale e per far risaltare l’intrinseco legame della celebrazione dei Sacramenti con la Pasqua. Quindi sarà bene dedicare almeno tre incontri successivi alla celebrazione del Sacramento per la catechesi mistagogica, ossia l’approfondimento del significato di quanto celebrato.

Questa preoccupante situazione ci mette davanti a scenari inediti. Siamo sicuri, però, che possiamo viverla con la fede in Cristo, Signore fedele.

Per i nostri ragazzi e bambini potremo recuperare ciò che ora è impedito.

A noi, ora, tocca con fiducia e speranza, vivere la responsabilità laicale condivisa con i catechisti ed i genitori, che ci permetterà di ricoprire la bellezza e l’importanza del cammino di iniziazione alla vita cristiana.

 

Cuneo – Fossano, 18 marzo 2020

 

 

+ Piero Delbosco

Vescovo di Cuneo e di Fossano

con i responsabili degli uffici

del settore Evangelizzazione e sacramenti

delle Curie di Cuneo e di Fossano