Il nuovo logo dell’Ufficio Catechistico

“Ciò che abbiamo visto e udito, noi lo annunciamo anche a voi”.

Quale migliore espressione se non questa, tratta dalla Prima Lettera di Giovanni (1,3), potrebbe esprimere in sintesi il significato del nuovo logo dell’ufficio Catechistico Diocesano di Cuneo-Fossano? Un’espressione che ci porta al cuore di ciò che è l’evangelizzazione: tutti siamo chiamati a portare il lieto annuncio del Vangelo nel luogo in cui viviamo e alle persone che incontriamo sul nostro cammino!

La Parola di Dio “È la lettera d’amore scritta per noi da Colui che ci conosce come nessun altro: leggendola, sentiamo nuovamente la sua voce, scorgiamo il suo volto, riceviamo il suo Spirito”. “È al centro (…) La Parola che si è fatta carne vuole diventare carne in noi. Non ci astrae dalla vita, ma ci immette nella vita, nelle situazioni di tutti i giorni, nell’ascolto delle sofferenze dei fratelli, del grido dei poveri, delle violenze e delle ingiustizie che feriscono la società e il pianeta, per non essere cristiani indifferenti, ma operosi, cristiani creativi, cristiani profetici”. (Papa Francesco – dalle omelie delle Domeniche della Parola del 2021-22)

Il nostro compito è esattamente questo. Continuando l’opera di Gesù, siamo chiamati a lavorare per rendere il nostro mondo un posto migliore e per costruire comunità cristiane fraterne e fedeli allo stile di Gesù. Tutto ciò è possibile con la nostra testimonianza di vita e con le parole del nostro annuncio.

Il logo riproduce al centro un libro aperto, delicatamente adagiato su un piano di appoggio non ben definito. È il libro della Parola di Dio che si presenta gentilmente e con rispetto alle nostre vite lasciando a ciascuno la libertà di scegliere se accoglierla o meno. Non a caso la copertina è di colore blu, il colore della fiducia. Le pagine centrali sfumano invece nell’azzurro, un invito alla riflessione, alla meditazione e all’interiorizzazione.

Dal centro del libro si origina un’esplosione di colori e di figure che si proiettano gioiose, con le braccia alzate, verso l’esterno per raggiungere tutti i confini della terra. Le figure non sono unite fra di loro, ma è evidente la fonte da cui traggono origine il loro entusiasmo e lo slancio a diffondere intorno a sé il profumo del Vangelo.

Sei sono le figure presenti: posture simili ma colori differenti a richiamare la pluralità degli esseri umani e la varietà dei doni e dei carismi presenti nella Chiesa. Fra di esse i piccoli vestono il rosso – il colore dell’amore e della passione – ed il verde – il colore della natura, della nascita e rinascita, della speranza. L’età della gioventù veste i colori del giallo – espressione di ottimismo, gioia e creatività – e dell’arancione – vitalità ed entusiasmo. L’adultità si esprime invece nell’azzurro – colore della calma e dell’affidabilità – e nel rosa – la tenerezza, la cordialità, la femminilità: una Chiesa Madre capace di generare alla fede nel Signore Risorto e pronta a vegliare su tutti i suoi figli, custodendoli nell’unità.

 

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