Un’analisi puntuale e semplice proposta da Nunzia De Capite dal titolo
“Il futuro da costruire nella lotta alla povertà in Italia” che analizza la situazione attuale della povertà nel mondo e in Italia con un focus sugli effetti della pandemia nelle vite comuni.
L’analisi arriva pochi giorni dopo la pubblicazione a cura dell’IRES Piemonte che fotografa la situazione di coloro i quali si sono rivolti alla Caritas negli ultimi tre mesi: durante il periodo dell’emergenza Coronavirus in provincia di Cuneo 2.078 persone si sono rivolte alla Caritas: tra queste, 299 (il 15%) usufruiva per la prima volta del servizio. Il dato emerge dal “Focus Povertà” all’interno del rapporto settimanale diffuso dall’Ires, che si è soffermato sulla Granda utilizzando come fonte l’Osservatorio della Delegazione Caritas regionali. L’analisi dei dati relativi agli aiuti e agli accompagnamenti messi in atto nel periodo dell’emergenza e quelli registrati nelle fasi di ritorno alla normalità sono parziali, in fase di registrazione sul sistema informativo, ma non per questo meno indicativo del sostegno fornito.
Nella provincia di Cuneo, nel complesso si sono rivolti alla Caritas 766 italiani. I restanti sono stranieri, di cui 627 provenienti dal nord Africa. I coniugati che hanno chiesto aiuto sono stati 967, 633 gli individui soli e 746 le famiglie con più di 3 componenti. Il 71,35% ha dichiarato problemi legati alla povertà ed economici, il 48,81% problemi legati al lavoro, il 26,67% problemi abitativi.
L’incremento degli aiuti nella diverse Diocesi è stato il seguente: Cuneo +40% (dall’8 marzo al 15 giugno); Fossano +10% (rispetto al pre-Covid); Mondovi +20% (dato quotidiano alla fase attuale); Bra + 96% (dall’8 marzo al 15 giugno); Savigliano +62% (dall’8 marzo al 15 giugno).
FONTE: Caritas Italiana e IRES Piemonte