Firma la petizione: Per una stagione di dignità

Caritas Cuneo promuove e sostiene l’appello lanciato da Caritas Saluzzo “Per una stagione di dignità” denunciando la condizione di oltre un centinaio di braccianti africani arrivati a Saluzzo per la raccolta stagionale della frutta, che da settimane dormono accampati in condizioni indegne nei parchi cittadini e sotto i porticati dei palazzi del centro, perché senza dimora. Numeri destinati ad aumentare con l’inizio della raccolta delle pesche.

A causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, nessuno di loro ha potuto trovare ospitalità nelle strutture di accoglienza temporanea messe a disposizione in passato dai Comuni di Saluzzo, Lagnasco, Verzuolo e Costigliole Saluzzo (dormitorio PAS e strutture dell’ “Accoglienza Diffusa”). L’unico riparo che hanno trovato è stato quello degli alberi dei parchi cittadini e dei portici di qualche condominio nel centro della città. Questa situazione, che è sotto gli occhi dei cittadini ed è stata documentata più volte dai media, è
intollerabile sia sotto il profilo della dignità umana, perché contrasta con lo spirito di umanità che anima la maggior parte della comunità locale (alimentando il rischio di pericolose tensioni sociali), sia dal punto di vista sanitario perché può produrre conseguenze drammatiche per la salute pubblica.

Facciamo pertanto appello al Prefetto e al Presidente della Regione
affinché, anche alla luce dell’art. 103 comma 20 del “Decreto Rilancio”, individuino con la massima sollecitudine soluzioni adeguate al problema abitativo dei braccianti stagionali, affidandone la gestione alla Protezione Civile e alle autorità sanitarie competenti
A questo scopo proponiamo l’apertura di strutture sul modello dell’ “Accoglienza Diffusa” in ogni Comune del distretto frutticolo (strutture con un numero ridotto di accolti, in cui siano garantite condizioni igienico sanitarie dignitose e rispettose delle norme anti COVID-19), oltre all’allestimento di una struttura gestita dalla Protezione Civile o dalla Croce Rossa per quanti sono ancora senza contratto. Chiediamo inoltre che il Prefetto e il Presidente della Regione rappresentino al Governo l’esigenza urgente di definire un complesso di norme finalizzate a dare una soluzione strutturale ai problemi che in diverse parti del nostro Paese sono legati alla gestione dei flussi interni di braccianti stagionali.

In particolare:
 definire una gestione di questi flussi di manodopera che possa incrociare la domanda e l’offerta di lavoro da Nord a Sud, tramite la conoscenza dei dati sul reale fabbisogno da parte delle aziende e l’individuazione di un’unica piattaforma nazionale pubblica e obbligatoria per il collocamento;
 individuare un sistema di “Accoglienza Diffusa” strutturale per i lavoratori agricoli stagionali assunti al di fuori della normativa legata al “Decreto Flussi”, che riconosca chiare competenze, obblighi e costi per superare il dramma degli insediamenti informali sorti da anni in diversi bacini orto-frutticoli del Paese;
 introdurre una normativa che garantisca un’equa distribuzione del valore aggiunto nella filiera agricola, riconoscendo ai braccianti il diritto ad un salario e ad una contribuzione che rispettino le norme contrattuali e assicurando agli agricoltori un compenso adeguato per i loro prodotti, che non sia inferiore ai costi di produzione.  individuare modalità di regolarizzazione dei lavoratori che non siano solo funzionali al periodo di  raccolta, ma che, andando al di là di un approccio utilitaristico, tengano conto della loro dignità di persone.

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