È stata davvero una festa, molto arricchente per chi ha potuto partecipare. La giornata è stata il frutto di un efficace lavoro di squadra e i diversi momenti (la passeggiata meditata, la messa, la riflessione, i giochi e i laboratori di robotica per le diverse fasce di età dei figli) hanno trovato unità e convergenza nel tema scelto: “Famiglia, relazioni e futuro. Come crescere insieme nel mondo digitale?”. Tema attualissimo, ma non facile poiché il rapporto della famiglia con la realtà digitale è complesso e ambivalente, in continua e rapidissima evoluzione. Le testimonianze delle coppie dell’associazione Retrouvaille e la relazione di Andrea Galluzzi (ingegnere elettronico-informatico, docente all’Istituto Universitario “Sophia” di Incisa Valdarno – Firenze) hanno offerto molti stimoli, prospettive nuove e spiragli di speranza di fronte ad una realtà che spesso lascia noi adulti disorientati o addirittura spiazzati.
In un mondo in cui ciascuno di noi è chiuso in un “guscio digitale” e in cui la sfida dell’AI (intelligenza artificiale) apre scenari incredibili, le relazioni umane “in presenza” restano perno centrale dell’esistenza delle persone.
Rispetto all’uso dei social ci ha colpito quest’affermazione: “il veleno sta nelle dosi”; davvero è irrinunciabile l’importanza di dosare ed equilibrare l’uso della comunicazione digitale con la vita reale. Sta a noi attraversare quest’epoca di transizione senza fuggire, consapevoli che i maestri dell’AI sono gli esseri umani, capaci di trovare forme di sviluppo adatte alla sostenibilità della condizione umana.
L’articolo di presentazione della Festa diocesana della famiglia