Collegamenti utili

In questa pagina sono inseriti alcuni collegamenti a siti esterni: sono strumenti utili per la ricerca archivistica e per una migliore comprensione dei beni culturali archivistici.

BeWeb  è il portale nazionale dei beni culturali ecclesiastici. La sua storia inizia nel 1997 con le prime operazioni di inventariazione e censimento, fino alla nascita, nel 2006, dell’Anagrafe dei beni culturali ecclesiastici, quest’ultimo più tecnico e settoriale. BeWeb è un punto di accesso unico alle diverse tipologie di patrimonio, manifestando così in modo esplicito i legami che intercorrono tra di esse: per questo si definisce un cross-portal. Accoglie più di 200 Diocesi e più di 150 mila beni archivistici. E’ possibile effettuare ricerche per tipologia di bene (beni artistici, librari, archivistici…), per parola chiave o anche per Provincia o Diocesi, oltre che visitare i percorsi tematici, vere e proprie visite guidate attraverso beni archivistici, librari, artistici ed architettonici aventi un tema o un soggetto in comune. Si segnala ancora la presenza di un glossario di termini afferenti la sfera ecclesiastica e religiosa.

Il Dizionario storico della Chiesa in Italia è uno strumento utile per la comprensione dello sviluppo della Chiesa in Italia nel corso dei secoli. Durante la ricerca archivistica risulta essere essenziale la consultazione di strumenti come questo, in quanto contiene notizie di carattere storico circa l’evoluzione della struttura sia della Curia romana sia delle Curie vescovile, e dei rapporti intercorsi tra di loro.

L’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto è un’articolazione della Segreteria Generale della Conferenza Episcopale Italiana, istituito nel settembre 2016. I suoi compiti sono di consulenza nell’ambito degli interventi sui beni culturali e sull’edilizia di culto, programmazione e ripartizione delle risorse economiche sulla base delle richieste pervenute dalle Diocesi italiane, formazione ed aggiornamenti dei profili professionali diocesani e relazioni con i competenti organi ministeriali italiani. Tra i progetti portati avanti dall’Ufficio si segnalano CEI-Ar, per la schedatura degli archivi diocesani, e CEI-Bib, per la catalogazione delle biblioteche ecclesiastiche.

La Soprintendenza Archivistica e Bibliografica per il Piemonte e la Valle d’Aosta è l’organo periferico del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. I suoi funzionari vigilano sugli archivi cartacei e digitali degli enti pubblici territoriali, degli organi periferici dello Stato e dei soggetti privati che abbiano ricevuto la dichiarazione di “interesse storico particolarmente importante” (ex art. 13, D.Lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004). A seguito dell’intesa tra il Ministero e la Conferenza Episcopale Italiana, la Soprintendenza collabora con le singole Diocesi per la tutela e la salvaguardia degli archivi e delle biblioteche ecclesiastiche.

La Direzione Generale per gli Archivi è l’organo centrale del Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo con lo scopo di coordinare e tutelare il patrimonio archivistico nazionale, in collaborazione con gli Archivi di Stato e le Soprintendenze archivistiche. Questa Direzione provvede ad elaborare anche strategie e linee guida per una buona conservazione ed inventariazione, oltre che coordinare le Scuole di Archivistica, Paleografia e Diplomatica presenti in 17 Archivi di Stato. Per questo compito essa mantiene le relazioni con le realtà estere ed internazionali (come il Consiglio internazionale degli archivi); inoltre è la Direzione generale ad occuparsi della rivendicazione di beni archivistici statali in fase di esportazione, illecitamente esportati o trafugati.
L’attività di tutela si traduce in particolare con il provvedimento dichiarativo dell’interesse storico particolarmente importante: su proposta del Soprintendente regionale, questa Direzione emana l’atto con cui l’archivio è vincolato e sottoposto alla tutela prevista dal Codice dei beni culturali e del paesaggio.

L’Archivio Segreto Vaticano è l’istituto che conserva i documenti prodotti e ricevuti dalla Santa Sede nell’esercizio di governo del proprio Stato e dei rapporti con la Chiesa universale. Gli 85 km lineare di scaffalature, collate in diversi ambienti, raccolgono documentazione a partire dal VIII secolo e la rendono fruibile, salvo alcune sezioni, a tutti gli studiosi interessati.

Il portale Groupar nasce dalla volontà di creare una rete degli archivi della Valle Grana e degli studi realizzati su questa porzione di territorio. Il termine in occitano significa legare ed è questa la missione del portale: legare diversi istituti ed enti che conservano le memorie della Valle.