L’emergenza sanitaria legata alla diffusione del COVID-19 ha reso necessarie l’adozione di misure di contenimento che se da un lato hanno protetto la popolazione dal propagarsi del virus, dall’altro hanno causato l’aumento delle povertà con gravi riflessi economici, psicologici e sociali. L’aumento delle povertà allarga progressivamente le diseguaglianze sociali intaccando diritti fondamentali dei cittadini e per questo richiede la mobilitazione dei diversi attori sociali.
La Cassa di Risparmio di Asti ha scelto di stanziare 330.000,00 euro e di individuare nelle Caritas del Piemonte e Valle d’Aosta il soggetto a cui affidarsi per la gestione delle stesse. La Delegazione Regionale delle Caritas del Piemonte e Valle d’Aosta ha individuato nel fondo uno strumento di sostegno sociale nella fase di ripresa delle attività economiche.
Secondo il principio del welfare generativo ossia quel welfare capace di rigenerare le risorse messe a disposizione al fine di aumentare il rendimento degli interventi a beneficio dell’intera collettività al momento la Caritas Diocesana di Cuneo ha scelto di sostenere le famiglie in difficoltà che si rivolgono ai centri di ascolto Caritas attraverso buoni da spendere presso titolari di attività di lavoro autonomo di piccole dimensione, individuale o familiare, presenti sul territorio della propria Diocesi.
La scelta del buono ha il vantaggio di individuare due tipologie distinte di beneficiari:
a) persone e famiglie in situazioni di povertà o difficoltà;
b) attività produttive o commerciali del territorio di piccole dimensioni (individuale o familiare) che risultano essere state maggiormente colpite dall’adozione di misure di contenimento per contrastare l’epidemia COVID 19.