Ripartiamo con l’accoglienza: il nuovo centro parrocchiale di Madonna delle Grazie

Per il mese di marzo 2022 d. Giuseppe Pellegrino, Vicario episcopale alla cultura, propone la parola «RIPARTIRE» intesa come «ripartiamo veramente?». Viviamo certamente in tempi non semplici (la pandemia in corso, il post pandemia, la guerra) di cui, ritengo, non siamo nemmeno troppo coscienti perché ognuno di noi si trova ad essere travolto dagli eventi della propria vita (personale e lavorativa) in un’ottica di costante emergenza: sempre proiettati ad inseguire un obiettivo senza avere il tempo di pianificarlo. Anche se a fatica, il tempo passerà consegnandoci momenti migliori ma, usando una metafora, se il «terremoto geologico» sarà passato, il «terremoto dell’anima» faticherà ad andarsene lasciando un segno profondo nella nostra generazione e consegnando una ferita profonda ai nostri figli.

Come comunità cristiana dobbiamo reagire: bisogna saper ripartire dal territorio, dalle fratture, dalla sofferenza, ben consapevoli che al terremoto dell’anima si aggiungerà la fragilità dei beni culturali ecclesiastici rapportata alla fragilità del genere umano. Ecco allora che, alla domanda di d. Giuseppe «ripartiamo veramente?» provo a rispondere con «ripartiamo con l’accoglienza» proponendo come cantiere del mese la costruzione del nuovo centro parrocchiale di Madonna delle Grazie rimarcando qui ancora con più forza le parole «Se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove!» (2Cor 5,17). Credo che la comunità di Madonna delle Grazie, ben guidata dal suo pastore possa ripartire e, attraverso i beni culturali, nell’accoglienza sia in grado di misurarsi con un nuovo orizzonte.

Igor Violino
Direttore ufficio beni culturali ecclesiastici ed edilizia per il culto della Diocesi di Cuneo