Qualificarsi

Francesco Chiaramello
“Qualificarsi… : meditazioni attive per i giovani e le signorine che si orientano all’apostolato cristiano”
Fossano, Novità Cattoliche Librarie, [s. d. ma 1956], 172 p.

La forte sottolineatura proposta dal concilio Vaticano II sulla centralità del battesimo per abilitare ogni cristiano alla partecipazione attiva e responsabile della vita ecclesiale, rendendolo partecipe della dignità regale di Gesù Cristo, della sua preghiera sacerdotale di lode al Padre e del suo Spirito profetico, ha portato un iniziale slancio di entusiasmo di rinnovamento di nuove energie di apostolato laicale. Non si sentiva più il bisogno di particolari incarichi dalla gerarchia ecclesiastica per sentirsi abilitati a collaborare alla diffusione del vangelo, alla collaborazione pastorale nelle comunità, alla condivisione delle svariate forme di servizio caritativo.
Da secoli la presenza di laici si era distinta nelle forme di carità e solidarietà delle confraternite; poi aveva trovato vie di partecipazione comunitaria nelle svariate compagnie devozionali, infine nell’ultimo secolo era stato abilitato un apostolato laicale in forme associative che agivano in settori della vita sociale come rappresentanti diretti della comunità cristiana.
Ad oltre cinquant’anni da questa fioritura laicale il bilancio resta ambiguo. Al di là del crollo dell’illusorio contesto di cristianità, i laici credenti si sono in parte affidati all’ entusiasmo di movimenti trascinati da carismatici, ma per lo più si sono trovati sparpagliati, solo più in rapporto con i preti, finendo nel clericalismo o ingaggiati come operatori pastorali.
L’impegno fraterno nelle confraternite, la pratica assidua dei gruppi devozionali, e la graduale adesione alle associazioni apostoliche si erano date delle strutture formative, che spesso erano dei noviziati. In particolare l’Azione Cattolica aveva sviluppato degli strumenti di qualificazione personale e comunitaria, che hanno plasmato la coscienza e lo stile di alcune generazioni di militanti.
Uno degli strumenti inculcati e sostenuti era la meditazione quotidiana. Non si poteva proporre direttamente la Parola di Dio, ma attraverso sussidi adatti all’età ed ai livelli di impegno, si faceva passare la linfa evangelica. Il primo libretto di una felice collana, dal titolo “Traiettorie”, promossa dall’editrice Esperienze di Fossano, porta esplicitamente il titolo: Qualificarsi. Meditazioni attive per i giovani e le signorine, che si orientano all’apostolato cristiano”, scritto da don Francesco Chiaramello. Il volumetto tascabile, scritto nel 1956 e rinnovato in ben quattro edizioni, scorre in 45 capitoletti, suddivisi in tre parti: la verità, le caratteristiche, l’attuazione, offrendo motivazioni, virtù ed atteggiamenti del cristiano attivo nella società, con un quadro che in modo sorprendente sembra anticipare le linee offerte dal decreto sull’apostolato dei laici!
Merita evidenziare, che pur non essendo direttamente un testo di meditazione sulle Sacre Scritture, ogni meditazione parte da una frase delle lettere di Paolo o del Nuovo Testamento, sintetizzate alla fine dalla pagina del capitolo dodicesimo della lettera di san Paolo ai Romani. Don Chiaramello ovviamente non aveva la pretesa di formare degli operatori pastorali, ma dei cristiani attivi per essere “autentici figli della Chiesa”, che hanno “scelto l’apostolato cristiano, anzi, Cristo stesso”.