Pratica di amare Gesù Cristo

Se per orientare una scelta di vita nella via di Gesù Cristo può essere decisivo un corso di esercizi spirituali secondo lo stile di sant’Ignazio di Loyola, per crescere nella quotidianità fedele a Gesù è di sostegno il piccolo manuale scritto da sant’Alfonso de’ Liguori nel 1768. Egli stesso, in una lettera dell’anno precedente lo annunciava, scrivendo: “Io sto facendo un libro della Pratica di amar Gesù Cristo, dove ho posto molte belle cose dell’amore di Gesù Cristo e dell’amore che gli portiamo”.

Oggi, in una cultura dello spontaneismo, possiamo restare un po’ perplessi sul fatto che esistano regole pratiche per amare; perché per noi i sentimenti devono sgorgare liberamente e così devono manifestarsi per essere considerati sinceri. La pratica era una via usata un tempo per apprendere un mestiere più o meno ripetitivo; ma l’artista vero era colui che andava oltre la pratica abituale e creava qualcosa di geniale. Così dev’essere per l’amore.

Tuttavia nell’esperienza concreta non basta l’intuizione del genio o il colpo di fulmine del sentimento per realizzare un capolavoro di vita; questo deve reggere alla prova del tempo e delle circostanze impreviste. Proprio per radicare l’amore verso Gesù nella vita del fedele, sant’Alfonso raccolse in 17 capitoletti i motivi su cui si radica questo amore, partendo da come Gesù si è fatto vicino a noi, e su come si deve alimentare, conservare e accrescere il legame del cristiano verso Gesù e verso Dio.

Questo testo di profonda spiritualità, originale e popolare ad un tempo, ebbe moltissime riedizioni, varie delle quali sono presenti nella Biblioteca diocesana, a partire da quella stampata a Torino nel 1797, fino ad alcune molto recenti.

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