Il Decreto generale del 5 giugno 2024 applica il progetto Una Chiesa locale rete di comunità sviluppando un processo di riforma delle parrocchie sinodale, collegiale, graduale ed organico: sinodale perché dà attuazione alle costituzioni 19-29 e 50, pp. 49-51.58, del Sinodo diocesano 2021-2022 con il collegato Decreto generale dell’8 settembre 2022 agli artt. 1-26, pp. 102-108; collegiale perché le procedure e i tempi sono stati discussi nel dettaglio dal Consiglio presbiterale, dal Collegio dei consultori e dal Consiglio diocesano per gli affari economici in diverse sessioni negli anni 2023 e 2024; graduale perché negli anni 2025, 2026 e 2027 aderiscono le parrocchie i cui parroci, sentiti i propri Consigli, ne fanno richiesta; organico perché nel 2028 tutte le restanti parrocchie dovranno aderire o comunque eventuali dilazioni e dispense richiederanno il medesimo metodo collegiale che sta alla base di questo processo.
Il processo di riforma ha due obiettivi: semplificare, riducendo le parrocchie da 115 a 36; alleggerire, trasferendo una parte del patrimonio delle parrocchie estinte ai quattro santuari diocesani. La tecnica giuridica adottata è l’erezione nuove parrocchie con contestuale divisione ed incorporazione ad effetto estintivo delle vecchie parrocchie del territorio corrispondente; in alcuni casi ci possono essere fusioni per incorporazione, intermedie e preliminari rispetto alle nuove erezioni previste. Obiettivi e tecnica sono descritti nella scheda 1; criteri di ripartizione del patrimonio e metodo sono descritti nella scheda 2.
Per quanto riguarda le attività sociali a carattere commerciale delle parrocchie, in particolare le scuole dell’infanzia e le case di riposo, si avvia uno studio, caso per caso, in modo da cederne la gestione ad enti non parrocchiali, anche non ecclesiastici, nei cui organi di governo le parrocchie competenti mantengono una rappresentanza – senza però che il parroco ne sia di ufficio il legale rappresentante – al fine di garantirne, per quanto possibile, sia la sostenibilità economica che il radicamento territoriale.
I quattro santuari diocesani sono amministrati attraverso la Segreteria centrale delle Fondazioni di culto diocesane, con questi recapiti presso il Vescovado nuovo di Cuneo: santuari@operecuneofossano.it +390171693523 interno 10, segretaria Paola Girodengo; nel 2026 la sede operativa di tale Segreteria centrale sarà collocata al secondo piano lato est del Vescovado nuovo, sopra la Segreteria generale della Curia. La sinergia tra Santuari e Fondazioni nella Segreteria centrale permette di coniugare efficienza e razionalizzazione per la gestione immobiliare e contabile; tale sinergia è guidata dall’amministratore unico dei Santuari, don Lorenzo Simonelli, e dal direttore generale delle Fondazioni, Luciano Ghibaudo, in collaborazione con i Consigli di amministrazione delle Fondazioni.
Nelle pagine qui sotto è possibile seguire nel dettaglio, anno dopo anno, i passi di questa riforma.
2025: 4 santuari diocesani; da 115 a 102 parrocchie
2027
2028