La comunità parrocchiale di Gesù Lavoratore fin dalla sua fondazione, ha visto i fedeli attivamente impegnati con i pastori che nel tempo si sono succeduti, a costruire non solo la Chiesa ma anche la chiesa e le opere parrocchiali. Ai parrocchiani non è mai mancata la solerte dedizione dei pastori; come ai pastori mai è venuto meno il fattivo aiuto e incoraggiamento dai parrocchiani. Un motivo di orgoglio che si è ripetuto anche per questa nuova realizzazione. Il progetto delle ‘Nuove Opere Parrocchiali’ si inserisce quindi in una storia fatta di entusiasmo, di sudore e di gravi impegni economici sempre onorati, anche in tempi meno sereni. Inoltre il progetto ha notevole valenza anche dal punto di vista civile in quanto da anni l’Amministrazione Comunale è impegnata a riqualificare il quartiere ‘Borgo Nuovo’, passato in pochi anni da circa 400 a 2500 nuclei familiari, con un incremento di popolazione dai 1500 ai 6000 e più abitanti. Evidentemente le strutture della prima ora, vetuste e richiedenti un pesante intervento di manutenzione, non sono più all’altezza della situazione. Pertanto, con un percorso di confronto e di studio durato circa 4 anni, si è aperta la prospettiva dell’abbattimento del vecchio edificio (uffici, cappella feriale, centro d’incontro, teatro) per riscostruirlo nuovo più funzionale e attento alle rinnovate esigenze ambientali e della comunità. Con un’attenta valutazione dei bisogni, coniugata ad un’analisi meticolosa dei bilanci consuntivi e preventivi, il Consiglio Pastorale (CPP) e il Consiglio per gli Affari Economici (CPAE), uniti ad una specifica Commissione tecnica creata per lo scopo, hanno condiviso di procedere con l’avvio del cantiere. Sentiamo di poter serenamente affermare che si è trattato di un autentico esercizio di ‘discernimento comunitario’, che ancor prima dell’avvio del cantiere ha già dato i suoi frutti, in termini di coinvolgimento per lo sgombero e in termini economici con la partecipazione delle famiglie alla copertura delle spese. Consapevoli che ‘se il Signore non costruisce la casa, vana è la fatica dei costruttori’ (Salmo 127,1), con rinnovato entusiasmo, sull’esempio dei padri fondatori della comunità, desideriamo che il nuovo edificio sia un orecchio attento a cogliere le voci che provengono dal quartiere per generare, nell’alveo della comunità riunita in preghiera e sempre alla scuola dell’Evangelo, la ‘civiltà dell’amore’; che i fedeli che si ritrovano ogni domenica alla stessa mensa della Parola e dell’Eucaristia, siano più consapevoli di essere apostoli nel tessuto della comunità umana, mandati a raccontare sulle strade quell’Amore Misericordioso che ha fatto di noi ‘un cuor solo e un’anima sola’.
Don Marco Riba