Quest’anno siamo ormai giunti a celebrare il Natale del Signore con tante ferite: la crisi energetica, la guerra, la pandemia non ancora debellata, i prezzi che salgono a dismisura… e noi siamo smarriti.
Proviamo a fermarci sul «Sì» di Maria: lei accetta che l’Autore della vita le sconvolga i piani, è disposta a tutto perché è innamorata di Dio; si fa serva e ci dona Gesù. Per mezzo di Maria Dio ha voluto entrare nella storia. Non usa violenza, non vuole addormentare nessuno, non si nasconde, non umilia, apparentemente tace. Attende, ascolta, osserva, ha tanta pazienza e invita tutti a costruire pace. È Lui che ci invita ad aprirci al sogno ed a confidare in Lui perché la pace è possibile, il dialogo è possibile, la serenità è possibile, cambiare è possibile… nessuno è da buttare. Ma dipende anche da noi.
Lasciamoci trovare da Dio; lasciamoci amare da Lui, lasciamoci riconciliare perché Lui ci aspetta e continua a venirci incontro. Così ha fatto nell’arco della Storia della Salvezza: ha agito con forza proprio là dove umanamente tutto sembrava impossibile.
Oggi ripete a noi il suo incoraggiamento: Non temete!
Maria e Giuseppe non hanno avuto paura: si sono meravigliati perché Dio ha voluto servirsi proprio di loro. Quei pastori non hanno avuto paura di lasciare le loro pecore da sole nella notte. Quei saggi che venivano da lontano non hanno avuto paura e hanno affrontato le insidie del lungo cammino. Anche quei Dodici, nonostante alti e bassi, non hanno avuto paura ed hanno lasciato tutto per seguirlo. La storia della Chiesa ci insegna che, ieri come oggi, tante persone non hanno avuto paura e hanno dato la vita per una giusta causa morendo da martiri. Anche noi non dobbiamo aver paura di uscire dall’effimero, dalle apparenze, dallo sballo, dalla logica del dominio… Non dobbiamo aver paura di andare alla scuola di Gesù.
Si tratta di ripartire, di ricominciare a far spazio a quel Dio che «bussa alla nostra porta» ed aprirgli. Ci propone di fare un po’ di strada insieme con Lui, fianco a fianco.
Questa è la luce di cui abbiamo bisogno. Questo è il Natale che irrompe nella nostra vita. Questo è l’augurio di pace perché tutti siamo amati da Lui, tutti siamo ugualmente importanti ai suoi occhi, tutti siamo nel cuore di Dio.
Buon Natale!
+ Piero Delbosco, vescovo