La morte ci obbliga a fidarci completamente di Dio

Il vescovo Piero Delbosco presiede l’Eucaristia: lunedì 1 novembre alle ore 11.30 nella Cattedrale di Cuneo e alle ore 15 nel cimitero urbano di Fossano; martedì 2 novembre alle ore 9 nella Cattedrale di Cuneo in suffragio dei Vescovi defunti con visita alle loro tombe nella cripta. Nel cimitero urbano di Cuneo l’Eucaristia viene celebrata martedì 2 novembre alle ore 15.

La morte è stata marginalizzata dalla cultura moderna. La pandemia l’ha riportata alla ribalta nella vita di ciascuno in questi ultimi due anni. Possono essere di aiuto le parole del cardinale Carlo Maria Martini che, ormai anziano e malato, rifletteva sull’esperienza della morte.

Mi sono più volte lamentato col Signore proprio sul tema della morte, che mi sta diventando più familiare ed è giusto che sia così in questo momento della mia vita. Ma ho lottato. Perché Signore? Tu l’hai vinta la morte, allora perché ce l’hai lasciata, perché morendo non hai tolto a noi la necessità di morire. Capisco che rimane perché è inevitabile, ma tu l’hai vinta la morte! Adagio, adagio mi sto riconciliando con Lui e incomincia a intuire che, se non ci fosse un termine, noi troveremo sempre tutte le possibili uscite di sicurezza, scorciatoie. Invece Dio ha voluto che passassimo per questo duro calle che è la morte ed entrassimo nell’oscurità, che fa sempre un po’ paura. Mi sono rappacificato col pensiero di dover morire quando ho compreso che senza la morte non arriveremmo mai a fare un atto di piena fiducia in Dio. Di fatto in ogni scelta impegnativa noi abbiamo sempre delle “uscite di sicurezza”. Invece la morte ci obbliga a fidarci totalmente di Dio. Ciò che ci attende dopo la morte è un mistero, che richiede da parte nostra un affidamento totale. Desideriamo essere con Gesù e questo nostro desiderio lo esprimiamo a occhi chiusi, alla cieca, mettendoci in tutto nelle sue mani. Desideriamo anche noi avere quella pace interiore che vince ogni ansietà e si affida a Dio con tutto il cuore. Forse Dio ci ha lasciato la morte per coltivare davvero la libertà di consegnarci a Dio.