Istruttoria e processo di valutazione per una corretta programmazione

Per il mese di maggio 2021 si propone, all’interno della rubrica “cantiere del mese”, non un cantiere in corso oppure di prossima realizzazione (sia esso legato all’edilizia di culto che ai beni culturali) bensì una “ISTRUTTORIA” e conseguente “PROCESSO DI VALUTAZIONE”, alla base del divenire.
Ad inizio di ogni anno, tra il mese di gennaio ed il mese di febbraio, l’ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto, invia ai presbiteri una lettera in cui si chiede una possibile manifestazione di interesse rispetto alla candidatura dei desiderata sui contributi CEI 8×1000 alla Chiesa Cattolica per l’anno in corso a valere sull’anno successivo. Sulla base delle norme espresse dagli Orientamenti “I beni culturali della Chiesa in Italia” del 1992 ogni Diocesi costituisce l’Ufficio diocesano per i beni culturali e l’edilizia di culto e la Commissione diocesana per i beni culturali. È fondamentale il rapporto tra l’Ufficio diocesano e gli altri Uffici diocesani, in un ruolo di coordinamento sia nel campo culturale che in quello tecnico ed economico. L’Ufficio ha come principale finalità di coadiuvare in forma stabile l’Ordinario diocesano e gli enti ecclesiastici posti sotto la sua giurisdizione in tutto ciò che riguarda la conoscenza, la tutela e la valorizzazione, l’adeguamento liturgico e l’incremento dei beni culturali ecclesiastici e dell’arte sacra al fine della progettazione e programmazione di attività e interventi su edifici storici, contemporanei e nuove realizzazioni. Offre la propria collaborazione anche agli Istituti di vita consacrata e alle Società di vita apostolica operanti sul territorio della diocesi. In particolare mantiene i contatti e collabora con le Soprintendenze competenti per territorio nelle materie, nelle forme e secondo le procedure previste dall’Intesa 26 gennaio 2005 tra il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e l’allora Ministro per i beni e le attività culturali; mantiene i contatti e collabora con altri organi delle Pubbliche Amministrazioni competenti in materia di beni culturali ed edilizia nelle materie, nelle forme e secondo le procedure previste da eventuali altre intese. Negli ambiti di sua competenza, infine, l’Ufficio opera allo scopo di facilitare il dialogo, lo scambio di informazioni, la circolazione di esperienze e di competenze, la collaborazione all’interno della diocesi, tra diocesi della Regione, attraverso la Consulta Regionale per i beni culturali ecclesiastici. Opera inoltre per favorire la collaborazione tra istituzioni, associazioni e gruppi ecclesiali e istituzioni, associazioni e gruppi comunque operanti nell’ambito dell’arte, dei beni culturali, della nuova edilizia di culto e del turismo. L’Ufficio diocesano svolge il ruolo di interlocutore con l’omologo Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI avendo cura di assicurare adeguata conoscenza delle problematiche, precisione nelle richieste e nelle indicazioni offerte, disponibilità a seguire attentamente l’evolversi dei processi di programmazione, progettazione ed esecuzione degli interventi oggetto dei contributi C.E.I.

Sono di competenza dell’Ufficio:
a) tutte le materie e le iniziative nelle quali si esprime la conoscenza, la tutela, la valorizzazione e l’incremento dei beni culturali ecclesiastici, tutto ciò che riguarda l’adeguamento liturgico e la cura per l’arte sacra.
b) le attività degli archivi storici, delle biblioteche, dei musei e delle collezioni esistenti nella diocesi.
c) le iniziative riguardanti l’edilizia di culto, in particolare il coinvolgimento delle comunità, il processo edilizio, il rapporto con gli artisti.
d) le questioni attinenti la liturgia, la catechesi, il turismo, i problemi giuridici ed altre eventuali che risultano connesse con la cura dell’arte sacra e dei beni culturali. In tutti questi casi l’Ufficio procede in collaborazione con i competenti Uffici e organismi di Curia e in stretta collaborazione con gli Uffici amministrativi.

In tal senso l’ufficio BCE diocesano svolge, in relazione alle manifestazioni di interesse dei presbiteri nelle materie di cui sopra, una ISTRUTTORIA, mettendo a conoscenza l’Ordinario diocesano e gli organi di governo della diocesi. Le richieste del clero sono quasi sempre superiori rispetto alla disponibilità economica che ogni diocesi, se correttamente richiesta, potrebbe ottenere: occorre pertanto operare una “VALUTAZIONE” degli interventi che tenga conto di molteplici fattori (pastorale, economico, tecnico… per citarne alcuni) e che permetta una corretta programmazione nel tempo.
Come dire, parafrasando le parole di d. Giuseppe Pellegrino “[…] occorre uno sguardo razionale sul futuro”. Ed ancora “[…] la valutazione dei beni mette di fronte alla durata nel tempo”. In tal senso l’Ordinario assieme agli organi di governo diocesani, alla luce dell’istruttoria hanno il compito, non facile, di scegliere in modo razionale gli interventi che nell’anno corrente potranno essere candidati, dando mandato all’ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto di procedere con le candidature e di seguire l’intero processo fino alla realizzazione dell’opera. Ecco allora che forse, anche qui, come dice d. Giuseppe “ […] le cose sono ri-valutate, mettendo se stessi di fronte agli altri e al futuro, per aprire la strada ad una nuova storia del mondo”.

Igor Violino, direttore ufficio beni culturali ecclesiastici ed edilizia per il culto della Diocesi di Cuneo