Domenica 27 aprile 2025, Giuseppe Cavallotto, Vescovo emerito di Cuneo e di Fossano, è tornato alla Casa del Padre.
Riconoscenti per la fedeltà nel suo ministero a servizio della Chiesa di Dio eleviamo la nostra preghiera al Signore. La Vergine Maria, Regina della Pace, conduca il nostro fratello Giuseppe all’incontro con Cristo.
La camera ardente è allestita, a partire dalle ore 15 di domenica 27 aprile, presso il Vescovado nuovo di Cuneo (via Amedeo Rossi 28). Lunedì 28 e martedì 29 aprile la camera ardente è aperta dalle ore 9 alle ore 19.
La Veglia di preghiera si tiene martedì 29 aprile, alle ore 20.30, presso la chiesa Cattedrale di Cuneo.
Il vescovo Giuseppe Cavallotto nasce in frazione Noche di Vinchio, in provincia di Asti, il 13 febbraio 1940.
Formatosi nel Seminario astigiano, venne ordinato presbitero il 29 giugno del 1964.
Da giovane prete ricevette l’incarico di direttore del Seminario minore di Asti per tre anni. Proseguì poi gli studi a Roma, per la laurea in Scienze dell’Educazione presso l’Ateneo Pedagogico Salesiano.
Numerosi gli incarichi ricoperti negli anni nel panorama ecclesiale e accademico: da assistente ecclesiastico nell’Ufficio Nazionale di Azione Cattolica e responsabile della Catechesi nel Settore dell’Azione Cattolica Ragazzi; membro della Commissione della Conferenza Episcopale Italiana per la stesura del Catechismo dei preadolescenti; docente nell’Istituto Pastorale “Regina Mundi” nel coordinamento degli Istituti di Vita Religiosa femminili; docente di catechetica nell’Istituto di Catechesi Missionaria presso la Pontificia Università Urbaniana; componente della Commissione della Conferenza Episcopale Italiana per la proposta del catecumenato in Italia; decano della Facoltà di Missiologia presso la Pontificia Università Urbaniana; consultore della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.
Nel 2004 è Rettore Magnifico della Pontificia Università Urbaniana.
Il 24 agosto del 2005 è eletto vescovo di Cuneo e di Fossano, diocesi che reggerà dal 15 ottobre 2005, data dell’ordinazione episcopale, fino al 9 ottobre del 2015, quando papa Francesco accolse la sua rinuncia al governo pastorale per raggiunti limiti d’età.
Da vescovo emerito scelse di rimanere nella chiesa cuneese abitando a Fontanelle per restare accanto ai confratelli sacerdoti più anziani e di collaborare al servizio pastorale nel Santuario Regina Pacis.
Per quell’occasione scrisse: “C’è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piangere e un tempo per ridere… un tempo per parlare e un tempo per tacere. Dopo dieci anni del mio ministero di guida nella chiesa di Cuneo e di Fossano è arrivata la stagione della mia ‘transumanza’. Mi trasferisco di abitazione, ma resto per condividere il cammino delle nostre comunità. Non come pastore, ma come credente, fratello, amico per farmi compagno di viaggio e per essere accompagnato. È mio desiderio fare il vescovo-sacerdote che ‘sta in mezzo’ per collaborare alla vita pastorale, per continuare ad amare e servire la nostra chiesa”.
Instancabile lavoratore e disponibile all’ascolto, lo studio, la lettura e la scrittura sono stati sempre un pilastro per la sua vita. Fu autore di varie opere sulla Catechesi e il Catecumenato, collaborando con varie riviste di studio e dizionari specializzati.
Negli ultimi anni pubblicò un’imponente opera sui profeti (dal titolo: Il grido dei profeti. Parole senza tempo), scritta in cinque anni, e ne regalò una copia a tutto il presbiterio in segno di amicizia e riconoscenza.
In questo ultimo periodo si era dedicato alla scrittura di un’opera sui Salmi.
Dopo alcuni mesi di malattia, con un lento declinare delle forze, il vescovo Giuseppe Cavallotto ritorna nella Casa del Padre la notte del 27 aprile, domenica in albis, all’Ospedale Santa Croce di Cuneo dove era stato ricoverato il lunedì 21 aprile.