Il Santuario Regina Pacis di Fontanelle è diocesano

Il vescovo Piero lo ha eretto in persona giuridica pubblica, distinta dalla parrocchia

A cento anni dalla posa della prima pietra, il Santuario Regina Pacis di Fontanelle, nel comune di Boves, ha ricevuto la qualifica anche giuridica di Santuario diocesano, ai sensi del can. 1232 del Codice di diritto canonico.

Nelle Norme diocesane dell’8 settembre 2023, che costituiscono il diritto particolare della nuova Chiesa di Cuneo-Fossano, all’art 28 si legge:

Hanno finalità diocesana, e di conseguenza sono sottoposti ad uno speciale regime di vigilanza, secondo le determinazioni del diritto particolare e degli Statuti propri, i seguenti «enti ecclesiastici diocesani»: Istituto diocesano per il sostentamento del clero, Fondazione Opere Diocesane Cuneesi, Fondazione Opere Diocesane Fossanesi, Santuario diocesano della Madre della Divina Provvidenza in Cussanio di Fossano, Santuario diocesano della Regina Pacis in Fontanelle di Boves, Santuario diocesano di san Magno in Castelmagno, Santuario diocesano di sant’Anna in Vinadio.

Perché i Santuari qui elencati possano essere riconosciuti con finalità diocesana a tutti gli effetti, anche giuridici, è necessario che il Vescovo dia loro uno Statuto proprio. Il Santuario Regina Pacis è il primo ad averlo, aprendo la strada anche per gli altri tre Santuari, i quali nei prossimi mesi potranno ottenere la medesima qualifica, accertati i requisiti necessari.

Il riconoscimento come Santuario diocesano comporta due principali conseguenze che possiamo verificare nello Statuto del 20 settembre 2024. Anzitutto, è preservata l’autonomia pastorale del Santuario, anche nel contesto dell’accorpamento delle parrocchie: per cui, se la parrocchia di Fontanelle verrà prossimamente unita alle altre parrocchie del comune di Boves, il Santuario Regina Pacis manterrà un proprio Rettore e gestirà iniziative proprie, nell’ambito delle attività pastorali diocesane (art. 2). In secondo luogo, i proventi del Santuario devono sostenere l’intera Chiesa locale, in considerazione della natura diocesana dell’ente: tale sostegno può avvenire anche attraverso l’amministrazione di beni provenienti da parrocchie estinte, come previsto dal Decreto generale sulle procedure e sui tempi della riforma delle parrocchie del 5 giugno 2024 e dalle deliberazioni conseguenti alle riunioni congiunte del Collegio dei consultori e del Consiglio diocesano per gli affari economici del 28 giugno 2024 e del 17 gennaio 2025 (art. 12). A questo riguardo il Santuario di Fontanelle già gestisce la Casa diocesana del clero, dove trovano accoglienza in particolare i sacerdoti anziani.

Diversamente dalle parrocchie il Santuario diocesano avrà un organo di governo collegiale, composto sia di chierici che di laici: per cui il sacerdote Rettore avrà tutta la responsabilità pastorale, ma sarà solo un membro del consiglio di amministrazione (artt. 4-6), in linea con le disposizioni del Sinodo diocesano 2021-2022 che ha chiesto di sgravare dalle incombenze amministrative gestionali i sacerdoti che sono parroci o legali rappresentanti di altri enti ecclesiastici (costituzione 54).

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