Il presbitero Mario Quaranta è tornato alla Casa del Padre

Don Mario Quaranta, nato a Cuneo il 27 maggio 1930, presbitero incardinato nella Diocesi di Cuneo, è morto venerdì 26 maggio.

La sua salma è stata composta a Fontanelle di Boves presso la Casa del clero – residenza sacerdoti.

La Veglia di preghiera si tiene Domenica 28 maggio, alle ore 16, nel Santuario Regina Pacis in Fontanelle di Boves.

Le Esequie vengono celebrate nella chiesa parrocchiale Sacro Cuore di Gesù in Cuneo lunedì 29 maggio 2023 alle ore 15.30.


Mario Quaranta, era nato a Cuneo il 27 maggio 1930, figlio di Giacomo e Quaranta Angela, famiglia originaria di Entracque ed abitante in contrada Mondovì a Cuneo; al battesimo, nella chiesa di Santa Maria della Pieve, ricevette i nomi di Mario Angelo Giacomo. Frequentò il Seminario diocesano di Cuneo e venne ordinato presbitero dal vescovo Giacomo Rosso il 28 giugno 1953.

Svolse il primo servizio pastorale come vice parroco a Demonte dal primo agosto 1953. Partecipò al concorso parrocchiale per le parrocchie unite di Santo Stefano di Pietraporzio e Assunzione di Maria Santissima in Pontebernardo, diventandone arciprete e prevosto il primo marzo 1956. Nel giungo dell’anno seguente, 1957, condivise le sofferenze della popolazione colpita da grave esondazione dello Stura, che rovinò molte case, ed a Pietraporzio fece crollare parte della confraternita della Madonna del Carmine. Don Quaranta si prodigò a sostegno dei paesani e provvide alla ricostruzione della chiesa della confraternita ed a riparare i danni alle chiese e cappelle. Nei diciannove anni di cura parrocchiale, don Quaranta vide la popolazione scendere drasticamente di un terzo, da circa trecento a meno di duecento abitanti. Esercitò, con la sua calma metodicità, una cura capillare dei suoi parrocchiani, e collaborò, anche come vicario foraneo, con le parrocchie dell’alta vale Stura. Egli dedicò quindi del tempo allo studio, conseguendo la laurea in lettere presso l’università di Torino. E quando ottenne la cattedra di insegnante al liceo scientifico di Cuneo, nel 1975, rinunciò alle parrocchie di Pietraporzio e Pontebernardo, rendendosi disponibile a collaborare per le celebrazioni e confessioni presso la parrocchia del Sacro Cuore a Cuneo. Intanto ottenne pure il passaggio di cattedra al liceo classico cittadino, dove insegnò fino al raggiungimento della pensione. Continuò la sua collaborazione presso la parrocchia del Sacro Cuore anche quando si ritirò a Casa Famiglia, sospendendo solo con la chiusura imposta dalla pandemia del 2020. Infine lo scorso anno, sentendo venir meno le forze, si trasferì presso la Casa del Clero a Fontanelle, dove lo colse la morte il 26 maggio, un giorno prima del suo 93° compleanno.