La Quaresima è il “tempo forte” che prepara alla Pasqua, culmine dell’Anno liturgico e della vita di ogni cristiano. La Quaresima si conclude il Giovedì Santo con la Messa in Coena Domini (in cui si fa memoria dell’istituzione dell’Eucaristia e in cui si svolge il rito della lavanda dei piedi) che apre il Triduo Pasquale. Ecco il percorso che segue la Chiesa.
Mercoledì 26 febbraio (le Ceneri)
Primo passo: «Convertitevi, e credete al Vangelo!».
Siamo invitati ad avere fiducia nell’amore misericordioso di Dio, senza avvilirci per il male che c’è dentro di noi e nel nostro mondo.
Domenica 1 marzo
Secondo passo: «Non cedete alle seduzioni di avere tante cose, di far bella figura, di dominare!».
Siamo invitati a smascherare gli inganni del diavolo nella vita quotidiana per non lasciarci ingannare da falsità che poi lasciano tristezza.
Domenica 8 marzo
Terzo passo: «Guardate avanti al di là di ogni croce!».
Siamo invitati a intravedere già la luce della risurrezione anche nei momenti di buio e di sofferenza!
Domenica 15 marzo
Quarto passo: «Attingete al pozzo della fede!».
Siamo invitati a riconoscere e valorizzare i doni che abbiamo per il fatto di essere cristiani, di ascoltare il Vangelo, di partecipare ai Sacramenti, di avere una comunità cristiana.
Domenica 22 marzo
Quinto passo: «Aprite gli occhi!».
Siamo invitati a non ostinarci e restare ciechi, chiusi nella tristezza, nella delusione, nella malizia interiore.
Domenica 29 marzo
Sesto passo: «Preparatevi alla risurrezione!».
Siamo invitati a superare l’angoscia di fronte alla morte, di fronte alle esperienze che finiscono, di fronte ai fallimenti. Dio ha il potere di risollevarci ogni volta dalla morte del corpo e da quella dello spirito.
Domenica 5 aprile (le Palme)
Settimo passo: «Seguite Cristo nella sua passione per condividere con lui la Risurrezione!».
Siamo invitati a seguire il Signore passo dopo passo nella sua sofferenza, lasciandoci condurre fino alla gioia della Risurrezione.
Domenica 12 aprile 2020: «È Pasqua!».
In chiesa si canterà: «Alleluia!». E nel nostro cuore diremo anche: «Grazie, Signore, di avermi creato, fatto cristiano, conservato fino ad oggi in questo mondo!».