La Messa del Crisma, che il vescovo concelebra con i presbiteri e durante la quale benedice il sacro crisma e gli altri oli, è considerata una delle principali manifestazioni della Chiesa locale.
La Messa crismale è quasi epifania della Chiesa, corpo di Cristo organicamente strutturato che nei vari ministeri e carismi esprime per la grazia dello Spirito, i doni nuziali del Cristo alla sua sposa pellegrina nel mondo. La nuova fisionomia attribuita dalla riforma post-conciliare alla Messa crismale rende ancor più evidente il clima di una vera festa del sacerdozio ministeriale all’interno di tutto il popolo sacerdotale e orienta l’attenzione verso il Cristo, il cui nome significa «consacrato per mezzo dell’unzione».
Così l’unica celebrazione che comprende sia il rito eucaristico che quello crismale, manifesta la stretta unione dei presbiteri e dei diaconi con il vescovo nel sacerdozio ministeriale, insieme alla realtà dell’unico sacerdozio battesimale, che, secondo la dottrina richiamata dal Concilio, è il fondamento stesso del sacerdozio ministeriale.
Pontificale romano riformato. Benedizione degli oli e dedicazione della chiesa e dell’altare, p. 10.11