Avvento ed emergenza casa: 160 le richieste alla Caritas diocesana di Cuneo

“Al di là dei numeri, che pure hanno una propria valenza irrinunciabile, l’esperienza di questi mesi nell’inserimento e nella valutazione dei dati mette in evidenza alcune situazioni precise”, dicono Enrico Manassero e Nino Mana, direttori delle Caritas di Cuneo e di Fossano. “Da un lato vi è un forte problema di mantenimento dell’abitazione, la fatica cioè a pagare le utenze, in primis la luce che è la grande preoccupazione di molti nostri beneficiari, e subito dopo l’affitto. Da notare che questo vale anche per chi vive nel cosiddette case popolari”. Un altro aspetto da rilevare è la difficoltà di reperire un alloggio con canone accettabile per famiglie già in difficoltà economica. “Oltre al costo elevato dell’affitto, sovente è necessario garantire cauzioni elevate o fidejussioni per poter affittare un appartamento e ciò diventa impossibile per famiglie con fragilità economica”, continuano Manassero e Mana. “Tale problema si scontra con la necessità da parte dei proprietari delle case di avere tutele e garanzie rispetto al pagamento dell’affitto e al mantenimento in buono stato della loro proprietà. È un problema complesso e di difficile risoluzione. Ecco perché la campagna dell’Avvento di Caritas diocesana quest’anno vuole aprire lo sguardo sul problema Casa, senza la pretesa di trovare soluzioni, ma con l’intento di stimolare la riflessione all’interno delle Comunità. Spesso è un problema di conoscenza e di fiducia. Allora come possiamo creare legami che portino gradualmente ad una maggiore conoscenza reciproca ed una conseguente apertura?”.

Oltre il 20% delle persone che si rivolge ai Centri d’Ascolto delle Caritas ha problemi abitativi. Su scala provinciale sono 691 casi da gennaio a settembre di quest’anno. Un dato che emerge dal sistema di raccolta Matriosca che ha evidenziato come in provincia di Cuneo il problema della casa sia sentito.

Territorialmente in testa alle richieste c’è la Diocesi di Cuneo con 160 casi su 505 accessi al Centro di ascolto, il 31,68%. Nella Diocesi di Mondovì sono il 27,86%, 217 casi su 779. In quella di Fossano si registrano 79 richieste su 372 accessi al Centro di ascolto, per una percentuale del 21,24%. A seguire Saluzzo con il 18,06% delle richieste, 78 casi su 432; Alba con l’11,38%, cioè 76 casi su 668. Fuori dalle diocesi cuneesi, ma sempre in provincia ci sono anche da sommare le 81 richieste di Savigliano, Racconigi e Bra raccolte dalla Caritas torinese.

Se poi incrociamo questi dati con i numeri relativi agli sfratti dell’anno 2020, emerge come nella Diocesi di Cuneo sono state emesse 63 convalide di sfratto per morosità, di cui 45 nella città di Cuneo. Di questi ne sono stati eseguiti 32. Per quanto riguarda la diocesi di Fossano invece le convalide di sfratto sono state 22, di cui 15 solo a Fossano. Sono stati 7 gli sfratti portati a termine.

Proprio l’attenzione sulla casa è al centro della campagna dell’Avvento di prossimità delle Caritas diocesane di Cuneo e di Fossano. Quanto verrà raccolto durante l’Avvento servirà a costituire un fondo di garanzia che sarà gestito dai Centri di ascolto diocesani e parrocchiali per sostenere persone e famiglie in difficoltà nell’affrontare spese per la ricerca della casa, copertura di caparra o fidejussione e per il mantenimento della stessa con il pagamento delle prime mensilità.

Per fare un’offerta alla Caritas diocesana di Cuneo ci si può rivolgere allo sportello presso la Curia diocesana, in via Amedeo Rossi 28, dal martedì al giovedì dalle 9 alle 12, telefono 0171605151. Si può provvedere anche attraverso il bonifico intestato a “Fondazione Opere Diocesane Cuneesi” – iban: IT 96 N030 6910 2001 0000 0075 579, indicando nella causale “Avvento di prossimità 2021”.

Qui è possibile consultare il rendiconto sulla campagna di Caritas diocesana per l’Avvento 2020.