Battersi

«… da subito, noi abbiamo qualcosa da difendere, ossia un’identità e una libertà». (R. BRAGUE, «Tumos o del coraggio, la terza facoltà dimenticata», Vita e Pensiero 6/2015, 92). Battersi non semplicemente per sopravvivere agli eventi, ma per dare corpo alla propria identità è una delle ragioni fondamentali della cultura umana. La cultura è fatta dalle tante battaglie quotidiane con cui ci prendiamo cura del nostro aspetto, dei luoghi e degli strumenti con cui affrontiamo l’esistenza. Li difendiamo dall’anonimato, dalla serialità, dalla riduzione ad essere meccanismi della vita. È il modo con cui balbettiamo piccole risposte alle grandi domande dello spirito. Il profilo umano e personale di ogni aspetto della vita può facilmente scomparire nell’insignificanza, se è osservato solamente con l’occhio di chi combatte per le grandi cause, i macroobiettivi, l’organizzazione razionale del mondo. Battersi per dare identità alle cose e lasciare il segno della propria libertà è un verbo elementare della cultura, affidato ai singoli e alle comunità.

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