Al via la Campagna “Dacci il nostro pane quotidiano”

Da questi lunghi mesi, nei quali abbiamo vissuto sospesi, abbiamo tratto un’unica certezza: la pandemia ha dato un duro colpo alle nostre vite, facendoci sentire tutti vulnerabili e smarriti, e ha causato un aumento delle disuguaglianze. I poveri di tutti il mondo sono ulteriormente precipitati in uno stato di drammatica mancanza delle risorse essenziali per la sopravvivenza.

Il 55% di persone oggi vive senza alcuna tutela sociale, ciò significa che hanno perduto i diritti umani fondamentali come quelli dell’accesso al cibo, alla salute, al lavoro dignitoso, e si trovano perciò privi di ogni protezione e ancora più vulnerabili.

L’Africa piuttosto sembra riconfermare il triste primato della disperazione, e presto potrebbe aggiungersi l’India e alcuni Paesi di Asia, America Latina, Medio Oriente e Europa dell’Est.

Stiamo parlando di una vera e propria catastrofe umanitaria. Più di un miliardo di persone che lottano per la sopravvivenza, un miliardo e seicentomila bambini e ragazzi hanno smesso di andare a scuola e molti non vi andranno una volta che riapriranno. Intendiamo i milioni di bambini che saranno sempre più vittime di traffico, prostituzione, abusi, matrimoni forzati e precoci. Una catastrofe umanitaria su scala globale, che toglierà i diritti umani basilari, riportando il mondo intero indietro di oltre cento anni.

Recenti stime del PAM rivelano che a causa del COVID almeno 265 milioni di persone rischiano di trovarsi in una condizione di “insicurezza alimentare acuta”, si tratta di quasi il doppio rispetto ai 135 milioni stimati a fine 2019 dal Rapporto della Rete Globale contro le crisi alimentari; 17 milioni di bambini dei paesi considerati da queste stime soffrono di malnutrizione acuta e ben 75 milioni hanno una crescita stentata a causa della malnutrizione cronica.

Inoltre la pandemia rischia di causare una forte diminuzione del reddito medio pro capite, con un aumento delle disuguaglianze che è stato già segnalato come uno degli effetti più preoccupanti di questa crisi. L’interruzione delle catene alimentari potrebbe portare a un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, e di conseguenza, un ulteriore deterioramento della situazione di malnutrizione. Il mondo rischia, secondo il PAM, una pandemia della fame, e le ripercussioni economico mondiali, legate alla pandemia di Corona virus, potrebbero raddoppiare il numero delle persone che non avranno a breve il quantitativo sufficiente per nutrirsi.

In questa drammatica crisi globale Caritas Italiana intende testimoniare il segno della carità cristiana in modo fattivo e capillare, in Italia e nel resto del mondo, anche in collaborazione con altre realtà come Focsiv che da anni è impegnata sullo stesso fronte. “Insieme per amore degli ultimi”. Entrambe con la loro presenza più che decennale nelle diverse comunità, raggiungono le fasce più deboli e vulnerabili della popolazione nel mondo, impegnandosi in coraggiosi progetti di solidarietà, sviluppo umano e concreta speranza. Opere che puntano a restituire a tanti uomini, donne e bambini i propri diritti fondamentali: cibo, cure mediche, salute, istruzione, lavoro, in una cornice di interventi che mirano a costruire relazioni, dialogo, pace, giustizia sociale, concorrendo allo sviluppo integrale della società, secondo quanto lo stesso papa Francesco ci ha indicato nella sua Laudato si. Perché nessuno sia lasciato indietro e solo, in questo tempo del mare in tempesta.

La collaborazione tra Caritas Italiana e FOCSIV persegue due obiettivi, ambiziosi ma non impossibili. Da un lato la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, con un intervento di carattere culturale, a sottolineare le parole di Papa Francesco “su questa barca ci stiamo tutti, proprio tutti, possiamo andare avanti solo insieme”, poiché è l’unica direzione verso la quale possiamo andare. E dall’altro la raccolta fondi per un grande progetto di solidarietà globale per sostenere gli interventi nelle varie aree del mondo delle Caritas e FOCSIV.

La campagna Caritas Italiana – FOCSIV “Dacci il nostro pane quotidiano” si rivolge al grande pubblico, alle diocesi e alle parrocchie, alle scuole e Università, è un’occasione di impegno e mobilitazione per tutti noi, in primo luogo per sensibilizzare le comunità cristiane e tutta l’opinione pubblica sui temi della fame e della povertà, anche basandosi sugli approfondimenti che verranno proposti mensilmente. Rappresenta anche un’occasione preziosa e necessaria per sollecitare un gesto concreto come evidenziato dagli ultimi slogan proposti “Condividi il pane. Moltiplica la speranza”.

L’esordio della Campagna sarà previsto per l’8 luglio.