Omelia nelle Esequie di don Tomaso Ribero

24-04-2021

Mi trovo sempre in difficoltà quando devo dare l’ultimo saluto a un nostro confratello perché se ne va una parte del nostro presbiterio. Dall’inizio dell’anno 2021 sono già quattro i sacerdoti che Dio ha chiamato a se, due della diocesi di Fossano e due di Cuneo.

Come avete sentito, ho proposto due letture della Parola di Dio sulle quali si fermerà la Chiesa in occasione della Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni prevista per domani. Il Signore aveva proposto ai suoi la parabola del Buon Pastore usando un’immagine a noi poco familiare ma ben presente agli israeliti. In questo tempo pasquale abbiamo meditato sulla promessa che sarebbe rimasto sempre con noi. E lo ha fatto attraverso la Parola, l’Eucarestia e attraverso coloro ai quali il Signore ha reso partecipi della sua missione di pastori. Ieri come oggi vi sono pastori che pascolano se stessi e che non pensano al gregge loro affidato. Tuttavia sono molti i buoni pastori che amano coloro ai quali sono stati affidati. Senza alcun dubbi don Tomaso è stato uno di questi, specie nel suo ministero come cappellano militare. Lui stesso, in un foglio scritto di suo pugno, scriveva che aveva cercato d’essere pastore, fratello e amico. Aggiungeva che, proprio tra i militari aveva conosciuto persone splendide. Negli ambienti militari ha dedicato tanto tempo alla preparazione al matrimonio di tanti giovani. Ma non tutto è qui. Aveva un’attenzione particolare per tutti i suoi parenti. Fin che ha potuto, insieme ad un altro cugino, è stato il cappellano che radunava i Ribero la seconda domenica di luglio a Pradleves a pregare insieme; lo ha fatto per ben 27 anni.

Del suo carattere buono e molto socievole ce ne siamo accorti proprio nella nostra casa del clero a Fontanelle. Se c’era da aiutare qualcuno dei suoi confratelli, lui c’era. E lo faceva col suo sorriso che non mancava mai, sdrammatizzando sempre eventuali tensioni. Non ha mai perso la lucidità e ovunque è stato ha lasciato buoni ricordi. Ultimamente passava tanto tempo in chiesa in preghiera. Ecco, è stato un ‘buon pastore’. A Dio vogliamo rendere Grazie.

L’occasione di questi giorni e della Giornata di preghiera per le vocazioni ci spinge a pregare Dio perché ognuno possa trovare la strada che l’Autore della vita gli indica. La nostra Chiesa ha bisogno di buoni pastori che offrano la loro vita per la causa del Vangelo: sto pensando al bisogno di sacerdoti per le nostre comunità cristiane. Ma non solo. Abbiamo bisogno di Diaconi permanenti. Abbiamo bisogno di religiosi e religiose. Abbiamo bisogno di catechisti veri ed animatori. Abbiamo bisogno di famiglie cristiane dove si cerca di vivere il comandamento dell’amore. Abbiamo bisogno di credenti impegnati nella vita sociale, nel mondo della cultura e nel servizio della carità. Tutti in un qualche modo siamo dei pastori. Tutti siamo chiamati a servire e ad annunciare la lieta notizia di Gesù. Lui è la pietra angolare e, siamo certi, solo in Lui c’è salvezza, come diceva l’apostolo Pietro nel tratto di un suo discorso riportato nella prima lettura.
Se riusciamo ad occupare bene il posto che il Signore ha voluto per noi, se sappiamo vivere bene la nostra vocazione, in qualunque stato di vita, certamente è in noi la serenità e, nello stesso tempo, contribuiamo perché il nostro mondo sia migliore. Don Tommaso ha fatto la sua parte e ora è in Dio. Sono convinto che dal cielo prega per noi e ci invita a guardare in avanti con fiducia.
E noi dobbiamo pregare perché ognuno, cogliendo gli appelli di Dio, viva bene la sua vocazione e il suo stato di vita, nella semplicità e nella profondità, senza mai dimenticare di stare con Dio, nella preghiera.
Affidiamo don Tommaso alla misericordia di Dio e all’intercessione materna di Maria Regina della pace. Gli chiediamo di pregare dal cielo per i suoi parenti, per il nostro presbiterio e per questa nostra Chiesa locale.
Grazie, Signore, perché pensi sempre a noi.
Grazie, Signore, per i buoni pastori che hai donato.
Grazie, Signore, perché ci vuoi con Te, nel tuo Paradiso. Amen.