Configurazione del caso
1) L’interdizione civile, che può riguardare uno o entrambi i nubendi, consiste in un provvedimento promosso dai parenti entro il quarto grado, dagli affini entro il secondo grado, dal tutore o curatore oppure dal pubblico ministero, con il quale un soggetto, a motivo dell’infermità di mente, viene dichiarato incapace di curare i propri interessi.
Il provvedimento di interdizione risulta dal certificato di stato civile.
2) Tale matrimonio non può essere celebrato senza la licenza dell’Ordinario del luogo, che può concederla solo “per gravissime ragioni e a condizione che non consti con morale certezza l’incapacità della medesima (persona) a esprimere un valido consenso e ad assumere gli impegni essenziali del matrimonio”.
3) Il matrimonio canonico di persona interdetta non può essere trascritto agli effetti civili.
Il parroco
Presenti la domanda all’Ordinario del luogo. E in particolare:
a) indichi le ragioni gravissime che possono giustificare la concessione della licenza;
b) assicuri che è stata accertata la capacità della persona interdetta di esprimere un valido consenso e ad assumere gli impegni essenziali del matrimonio.
L’Ordinario del luogo
Nel valutare l’opportunità di concedere la licenza, “ricorra alla consulenza di un consultorio di ispirazione cristiana o almeno a quella di un esperto di fiducia”.