Di fronte alla situazione afgana e alla crisi umanitaria in atto la Caritas diocesana di Cuneo vuole trovarsi pronta per ogni possibile scenario. Si cercano volontari per collaborare in una possibile accoglienza; persone disposte ad aprire le porte di casa ai bambini o mettere a disposizione degli alloggi. Queste le proposte nell’immediato promosse dal braccio caritatevole della Chiesa cuneese per rispondere alle molte richieste che sono arrivate. Enrico Manassero, direttore della Caritas, ha inviato una lettera alle Caritas parrocchiali spiegando i passi che si seguiranno e le possibilità di messa a disposizione.
“Nelle indicazioni di Caritas italiana si spiega molto bene come le attuali evacuazioni, con arrivi anche in Italia, sono gestite dalla Prefettura attraverso il sistema dei Cas e del Sai – dice Manassero -. Eventuali corridoi umanitari potranno essere attivati, ma non nell’immediato”. La Caritas diocesana rinnova la sua collaborazione con l’amministrazione comunale e la Prefettura.
“La cosa che al momento possiamo fare è raccogliere eventuali disponibilità di volontari che potranno dedicare tempo a collaborare all’accoglienza dei profughi afgani; cittadini o famiglie disposte ad accogliere in casa propria singole persone o minori; unità abitative per ospitare i profughi che nei prossimi mesi potrebbero arrivare e che il sistema Sai potrebbe non essere più in grado di gestire (se dovessero crescere in numeri). Tale opzione non è detto che si potrà riuscire ad attivare o che sarà necessaria. Come Caritas si cercherà sempre di portare avanti iniziative coordinate con la Prefettura e le Amministrazioni Comunali, in particolare quella di Cuneo”.
Chi desidera segnalare eventuali disponibilità può contattare le Caritas della propria parrocchia o il Centro di Ascolto Diocesano alla mail cdacaritas@operediocesicuneo.it o al numero 0171 634184.