Il Vescovo con i Vicari generali ha visitato i sacerdoti e i diaconi zona per zona

Il Vescovo Piero Delbosco, accompagnato dai Vicari Generali don Giuseppe Panero, per Cuneo, e don Pierangelo Chiaramello, per Fossano, ha visitato i sacerdoti e i diaconi nelle sette zone pastorali di Cuneo e nelle tre zone di Fossano, da lunedì 11 a sabato 16 maggio. Il motivo della visita è stato ascoltare come hanno vissuto il periodo di lockdown, quali risorse hanno messo in campo e come ripensare alla ripartenza, non solo della celebrazione delle Messe, ma dell’intera azione pastorale.

“In un clima sereno e di dialogo – dice il vescovo Delbosco – ho ascoltato i loro racconti. C’è stato un po’ di smarrimento all’inizio, perché durante il periodo di restrizioni, hanno dovuto ripensare alle loro giornate riscoprendo il valore della preghiera personale e delle relazioni in casa, soprattutto chi vive insieme ad altri confratelli. Per quelli che invece sono soli il periodo è stato più duro”. A questo proposito un sacerdote, riferendosi alla situazione senza la celebrazione delle Messe, ha chiesto di non ritornare solo alle celebrazioni, ma di valorizzare di più l’ascolto e la catechesi della Parola, come anche la preghiera nelle famiglie. In un primo momento l’utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione ha un po’ disorientato, soprattutto i più anziani, rilevando però la grande potenzialità che questi mezzi possono offrire. “In certe zone – dice don Panero – si è lavorato molto per unità pastorali, penso a Boves e in Valle Stura. Sono un segnale positivo perché questo periodo ha costretto a lavorare insieme sviluppando una maggiore sinergia tra sacerdoti e i laici che li hanno aiutati”.

Non è passata inosservata l’attenzione verso le famiglie con i figli giovani. I sacerdoti hanno espresso la loro disponibilità, se ci saranno le condizioni, ad avviare le attività estive. “In questo modo hanno espresso la loro vicinanza alle famiglie che stanno incontrando delle difficoltà con i ragazzi che sono chiusi in casa da due mesi e che necessitano di relazioni – conclude don Panero. Questo è l’oratorio”.

“È stato positivo – conclude il Vescovo –  che tutti hanno rilevato la centralità della Parola e che non vadano perse le iniziative positive che sono cominciate in questo periodo, le persone le hanno apprezzate. Dalla visita sono emersi gli elementi per pensare al futuro. Ora li metteremo sul tavolo del Consiglio Episcopale per orientare il prossimo l’anno pastorale”.