“Il tema scelto invita a riflettere sui problemi abitativi legati a situazioni di impoverimento, all’indisponibilità di alloggi a canone moderato, alle spese gravose delle garanzie richieste, al numero consistente di alloggi sfitti, al clima di ostilità verso chi è straniero”, dicono Enrico Manassero e Nino Mana, direttori delle Caritas di Cuneo e di Fossano. “La casa è il simbolo della vita di una famiglia, il luogo della sua unità. Casa vuol dire stabilità e sicurezza. Abitare una casa significa ritrovarsi dopo il lavoro, rinforzare abitudini buone; favorisce conoscenze e relazioni, dà sicurezza per il futuro. Permette di sposarsi, di avere dei figli, di consolidare la propria presenza in un luogo, dare stabilità all’esistenza”. Da alcuni anni, attraverso i dati rilevati dai Centri di ascolto, si assiste ad una importante emergenza abitativa, che pone in drammatiche condizioni molte famiglie impoverite o per qualche ragione disagiate o immigrate, mentre sono molti gli alloggi sfitti.
Aumentano situazioni di impoverimento e cresce il numero di persone, famiglie, giovani coppie che non riescono a sostenere un mutuo o non dispongono delle garanzie per ottenerlo. Aumentano anche i casi di anziani con redditi molto bassi, insufficienti anche solo per pagare le spese condominiali.
Quanto verrà raccolto durante l’Avvento servirà a costituire un fondo di garanzia che sarà gestito dai Centri di ascolto diocesani e parrocchiali per sostenere persone e famiglie in difficoltà nell’affrontare spese per la ricerca della casa, copertura di caparra o fidejussione e per il mantenimento della stessa con il pagamento delle prime mensilità.
Per fare un’offerta alla Caritas diocesana di Cuneo: Via Amedeo Rossi 28, telefono 0171.605151.
Attraverso il bonifico intestato a “Fondazione Opere Diocesane Cuneesi”; iban: IT 96 N030 6910 2001 0000 0075 579; indicando nella causale “Avvento di prossimità 2021”.