Serata di formazione su “I beni culturali nelle parrocchie e nelle unità pastorali” mercoledì 11 dicembre dalle 20.30 alle 22.15 nel Seminario di Cuneo.
L’iniziativa è rivolta in modo particolare ai parroci, ma intende coinvolgere anche dei laici che collaborano nella gestione parrocchiale, in particolare i membri del Consigli per gli Affari Economici e dei Consigli Pastorali, eventuali massari o altre figure di riferimento.
Nel caso in cui il parroco fosse impossibilitato a partecipare, si invita a inviare almeno alcuni rappresentanti della parrocchia (a partire dai membri del Cpae).
“In questo periodo – dice don Giuseppe Pellegrino, vicario episcopale per la Cultura – le parrocchie sono coinvolte in grandi cambiamenti che derivano dal contesto sociale e culturale che sta mutando velocemente, ma anche da situazioni ecclesiali, in particolare dagli avvicendamenti di molti parroci e dall’accorpamento di varie comunità in unità pastorali. Questa situazione porta con sé opportunità di rinnovamento, ma anche crea a volte disorientamento nei pastori e nei fedeli.
I beni culturali, gli edifici sacri, il patrimonio artistico presente in esse, i mobili, gli organi, gli archivi e le biblioteche parrocchiali, le canoniche, sono coinvolti nel cambiamento.
Da una parte emerge un rischio: che nel terremoto dei cambiamenti alcuni beni importanti vadano persi, rovinati, trascurati. I beni culturali sono fragili proprio perché immediatamente sembrano meno importanti. Nelle nostre case prima curiamo i muri, ma poi non li lasciamo semplicemente bianchi e spogli. Ci metterebbero tristezza e desolazione. Parrocchie spogliate rendono tristi pastori e fedeli, aumentano lo smarrimento.
Insieme a questo c’è anche un’opportunità. Proprio la cura dei beni culturali, di una cappella o di un quadro, della biblioteca o dell’archivio … può diventare occasione per creare comunità. Attorno ai beni di famiglia si crea identità, si tiene vivo il senso di appartenenza. Molte comunità, soprattutto quelle piccole, temono di scomparire, di perdere identità. Un modo per rafforzarla è valorizzare i propri beni culturali. Inoltre, questi beni possono favorire aggregazione tra piccole comunità che confluiscono in unità pastorali più grandi. Ci si può mettere insieme nella valorizzazione di un quadro, di un pilone, di un restauro, di un archivio condiviso”
La serata di mercoledì 11 dicembre vuole incrementare la riflessione su questa situazione di fragilità e di opportunità pastorale. Interverranno don Giuseppe Pellegrino, don Gianmichele Gazzola, Igor Violino. Saranno consegnati alcuni orientamenti per fare un’autovalutazione nelle unità pastorali con i propri Consigli parrocchiali e per passare poi ad una progettazione dei passi successivi con i responsabili diocesani di Beni Culturali, Archivi, Biblioteche. Ci sarà anche spazio per raccogliere proposte, difficoltà, osservazioni.