“Giovani in contatto”. Progetti per l’accompagnamento e la crescita

La Fondazione CRC ha riservato un bando rivolto alle diocesi e alle parrocchie per progetti che coinvolgono bambini, giovanissimi e giovani al fine di ritrovare il gusto dello stare insieme dopo due anni di pandemia. Mercoledì 1 settembre nell’Aula magna della Curia diocesana di Cuneo si sono incontrati parroci e viceparroci per la presentazione del progetto che avrà durata biennale e si rivolge a tre categorie: 10-13 anni, 14-17 anni e 18-25 anni.

Nelle Diocesi di Cuneo e di Fossano l’estate è stato comunque un momento significativo per riscoprire il valore dello stare insieme con i campeggi e gli oratori estivi, il bando della Fondazione Crc vuole dare un sostegno alle parrocchie e alle diocesi per attivare percorsi che potranno agevolare anche l’inserimento di nuovi giovani all’interno degli oratori come figure responsabili e allo stesso tempo che gli venga riconosciuto anche un corrispettivo economico.

“I giovani hanno bisogno di ritrovare un percorso che li aiuti a crescere in questo momento che è stato difficile – dice Daniela Cusan della Fondazione CRC -. Il bando riguarda a tutti. Le iniziative da presentare devono essere biennali, periodo minimo per costruire un percorso”.

Il bando “Giovani in contatto” che scade il 30 settembre ed è diviso in due linee di azione. La prima riguarda gli enti locali. La seconda è rivolta alle diocesi e alle parrocchie. “L’obiettivo è contribuire alla riattivazione di percorsi dedicati ai giovani per fare delle cose insieme. Il cuore della proposta deve essere un’attività con i ragazzi, perché siano coinvolti nel tessuto sociale e creare partecipazione – continua Cusan -. È importante avere delle occasioni di ingaggio di giovani nelle comunità locali e devono essere valorizzati come animatori con un riconoscimento economico, in modo particolare i giovani che hanno maturato delle competenze”.

Un incentivo per la ripartenza con un contributo massimo di 60 mila euro. Per le diocesi e le parrocchie non è obbligatorio il cofinanziamento. Le parrocchie sopra i 3 mila abitanti si possono candidare in forma autonoma, altrimenti devono aggregarsi almeno in tre e il capofila dovrà rendicontare il 51% delle spese.

“Un grazie da parte delle diocesi perché c’è un’attenzione alle persone – dice don Gabriele Mecca, Vicario episcopale per l’Evangelizzazione e i sacramenti. Penso che sia qualcosa di bello, in particolare per il riconoscimento delle diocesi e delle parrocchie per le attività che portano avanti. Di un progetto così abbiamo bisogno”.

“Ringraziamo per la disponibilità – dice don Paolo Revello, direttore del Servizio per la pastorale giovanile. Studieremo delle prospettive adeguate, come Pastorale Giovanile ci stiamo già muovendo. Coinvolgere i giovani in questa progettazione ci dà la possibilità di sentire veramente i loro bisogni”.

Per informazioni si può contattare il Servizio di Pastorale Giovanile delle diocesi di Cuneo e di Fossano: 3484743105 (don Paolino)