Formare

«O fonte cristallina / se in questi tuoi sembianti inargentati / formassi all’improvviso / gli occhi desiati / che tengo nel mio interno disegnati!» (SAN GIOVANNI DELLA CROCE, Opere complete, 497). Lo sguardo nostalgico intravede nei movimenti dell’acqua i tratti del volto amato. Così canta l’innamorato nel Cantico spirituale di San Giovanni della Croce. E’ un movimento di amore che nasce dall’interno dell’animo, per dare forma alle cose. In risposta, riceve conferma e accrescimento. Contemplare la materialità del mondo mentre prende forma fa trovare corrispondenze interiori e alimenta passione e desiderio di proseguire. Questo anima gli artisti che plasmano pietre, metalli, legno e ogni materiale malleabile. La forma è già lì dentro, dicono alcuni di loro. Semplicemente occorre liberarla da quanto la racchiude. Allo stesso tempo, la forma va impressa con le proprie mani, con l’ideazione, con la capacità creativa. «In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso …» (Gen 1,1-2). Dare forma al mondo è attività elementare e quotidiana degli umani, artisti o semplici artigiani che siano. I disegni sull’acqua sono la migliore immagine per esprimere la struggente attesa di fronte alla materia di cui è fatta la nostra vita e la necessità di una guida interiore affinché emerga qualche cosa di più di un movimento fisico. Il mondo prende forma di fronte ad occhi che desiderano e amano.