Adempimenti di parrocchie ed enti diocesani entro il 31 marzo

Gli sportelli della Curia diocesana di Cuneo, nel palazzo del Seminario di via Amedeo Rossi 28, sono regolarmente aperti dalle 9 alle 12 nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì. Invitiamo a rispettare questo orario per l’accesso libero, concordando via email con gli addetti interessati l’accesso in altri momenti.

Entro il 31 marzo le parrocchie e gli altri enti ecclesiastici diocesani – chiese non parrocchiali e santuari con personalità giuridica propria, confraternite, associazioni pubbliche di fedeli… – devono presentare all’Ufficio dell’Economo diocesano, tramite lo sportello della Segreteria generale, il rendiconto amministrativo, versando i tributi diocesani e le questue speciali obbligatorie, a norma del diritto particolare. Non sono soltanto adempimenti burocratici: i beni temporali delle parrocchie, infatti, appartengono alla Chiesa, e vanno amministrati in nome della Chiesa; per cui il versamento del tributo – 2% delle entrate ordinarie e 10% delle entrate straordinarie – come pure delle questue prescritte è un esercizio evangelico di comunione dei beni.

Per un corretto adempimento di tali obblighi, di cui responsabile ultimo è il parroco o comunque il legale rappresentante, raccomandiamo di rileggere i Decreti generali diocesani che li regolano e i nn.14-15 dell’Istruzione sulla riorganizzazione delle parrocchie in Unità pastorali.

Al riguardo, si ricorda che sono esclusi dal calcolo dei tributi diocesani i contributi ricevuti dalla Diocesi di Cuneo o dalla Conferenza Episcopale Italiana, a qualunque titolo, quindi anche tutti i contributi dai fondi Otto per mille, compreso il fondo straordinario Covid-19, che vanno indicati nel rendiconto tra le entrate al rigo “Altre entrate esenti da tributo 2% e/o 10% (da diocesi e CEI)”. Viceversa, vanno inclusi nel calcolo dei tributi diocesani tutte le altre entrate, anche gli eventuali contributi ricevuti da enti pubblici o fondazioni.

Si rammenta, inoltre, che dal rendiconto, nelle partire di giro, deve risultare per ciascuna parrocchia o ente ecclesiastico con regolare attività di culto il versamento alla Curia diocesana di un contributo, anche minimo se la comunità è piccola, per almeno quattro delle sei questue speciali obbligatorie relative alle seguenti Giornate: Giornata diocesana del Seminario (gennaio); Giornata universale per le opere della Terra Santa (venerdì santo); Giornata nazionale per l’Università Cattolica del Sacro Cuore (aprile); Giornata universale per la Carità del Papa (giugno); Giornata universale delle Migrazioni (settembre); Giornata universale Missionaria (ottobre).

Infine, si ricorda l’obbligo di compilare la sezione stato patrimoniale del rendiconto. Si tratta di un adempimento semplicissimo, in quanto è sufficiente indicare: per le entrate -il valore imponibile IMU degli immobili posseduti; il saldo dei conti correnti bancari o postali; il denaro presente in cassa, il valore degli eventuali titoli finanziari e degli eventuali crediti verso terzi alla data di chiusura dell’esercizio; per le uscite -il saldo degli eventuali mutui o altri debiti verso banche o posta o terzi alla data di chiusura dell’esercizio.

Entro il 31 marzo i parroci devono anche consegnare all’Archivio storico diocesano, tramite lo sportello della Segreteria generale, copia dei registri parrocchiali sacramentali e funebri, secondo le norme e la prassi vigente.

È obbligatorio tenere per ogni parrocchia i registri dei battesimi, delle confermazioni, dei matrimoni e delle esequie. All’Archivio storico diocesano si consegnano copie fotostatiche di tutti gli atti dell’anno solare precedente, oppure la dichiarazione del parroco che per un determinato registro non ci sono atti nell’anno solare precedente. 

I parroci che negli ultimi anni non hanno provveduto a quanto sopra verranno sollecitati con lettera personale.

I parroci che amministrano più parrocchie in Unità pastorale seguano le indicazioni ai nn. 16-18 dell’Istruzione sulla riorganizzazione delle parrocchie in Unità pastorale.