Coltivare

E’ un verbo elementare della cultura. Integra parole moderne come sviluppo ed evoluzione. Queste ultime, infatti, evidenziano le regole interne dei processi di cui facciamo parte. La coltivazione, invece, evidenzia il ruolo attivo con cui gli esseri umani entrano in gioco con creatività. Le piante crescono da sé, ma entrano in dialogo con la popolazione umana quando questa se ne serve come risorsa, ne regola gli sviluppi, offre supporto, inserisce significati simbolici (estetici, religiosi, educativi …). Certamente è forte il rischio di trasformare la coltivazione in dominazione. Ma questa deriva non è l’unica possibilità. La cultura è la coltivazione umana del mondo: delle piante, degli ambienti, di tutto quanto esiste, non per assumerne il controllo e il possesso ma per valorizzarne i significati. Coltivare vuol dire non lasciare le cose come sono, ma cercare di dialogare con esse, ascoltandone la voce anche quando è sommessa, come il silenzio degli oggetti, il sussurro delle piante, la voce degli animali, le molteplici lingue degli umani.