Il 2010 è stato proclamato dai nostri governanti “l’Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale”. Papa Benedetto XVI, nel suo discorso al Vertice Mondiale sulla Sicurezza Alimentare organizzato dalla FAO, nel novembre scorso, ricordando la “drammatica crescita del numero di chi soffre la fame”(n.2), denuncia che “la fame è il segno più crudele e concreto della povertà”(n.10).
Oggi viviamo in un mondo estremamente ingiusto, dove la grande maggioranza vive di briciole, come Lazzaro (Lc 16) o la donna cananea (Mt 15) e un numero scandaloso ogni anno muore perché addirittura è senza briciole.
Benedetto XVI ricorda ai governanti che “è necessario maturare una coscienza solidale, che consideri l’alimentazione e l’accesso all’acqua come diritti universali di tutti gli esseri umani, senza distinzione né discriminazione”(n.7). Sprona, poi, tutti noi a un “cambiamento negli stili di vita personale e comunitari, nei consumi e negli effettivi bisogni”(n.8).
Per questo come comunità cristiana, nella quaresima e per tutto l’anno 2010, vogliamo aiutarci a rivedere le nostre abitudini alimentari e il nostro rapporto con il cibo e con chi non ha cibo. Con serietà.
In questo contesto si inserisce il cammino proposto dalla Commissione Cittadina Pastorale Ragazzi che conduce per mano i bambini e li invita a compiere gesti di solidarietà per passare dallo spreco alla moderazione, dalla fame alla sazietà, dall’indifferenza al rispetto.
Cammino quaresimale 2010 “Senza briciole”